Barolo Pira DOCG 2019 - Roagna
Barolo Pira DOCG 2019 - Roagna
Barolo Pira DOCG 2019 - Roagna
Barolo Pira DOCG 2019 - Roagna
Barolo Pira DOCG 2019 - Roagna
Barolo Pira DOCG 2019 - Roagna
Roagna

Barolo Pira DOCG 2019 - Roagna

226,00 €
  • In pronta consegna (fino a 5 prodotti)
  • Annata: 2019
  • Denominazione: Barolo DOCG
  • Vitigno: nebbiolo 100%
  • Alcol: 13.5%
  • Formato: 0.75L
  • Allergeni: Solfiti
  • Consumo ideale: 2022/2042
  • Temperatura di servizio: 16/18 °C
  • Momento per degustarlo: Cena formale
  • Giudizio di Tannico: 85pt
  • Tipologia: Rosso
  • Abbinamenti: Secondi di carne rossa, Selvaggina

Note di degustazione

Colore rosso rubino con riflessi granato. Al naso esprime profumi di viola, frutta rossa, note eteree, speziate e tostate. Al palato denota struttura e potenza. Tannini evoluti e buona acidità contribuiscono conferire il giusto equilibrio gustativo. Finale lungo e molto persistente.

Abbinamenti

Il Barolo Pira DOCG Roagna si abbina molto bene a secondi piatti a base di carni rosse brasate o a selvaggina di piuma e pelo, in particolare fagiano e lepre.

Barolo Pira DOCG 2019 - Roagna: Perchè ci piace

Il vigneto Pira é un vigneto storico di Castiglione Falletto, il paese centrale della zona del Barolo, esposto a sud-est nel versante di Serralunga e Perno. E un vigneto con suolo e microclima unici. E protetto nella parte superiore dalle rocche di Castiglione e a valle da un bosco con un rio che scorre dalla Bussia. Le piante hanno unetà compresa tra i 25 e i 50 anni e le viti sono esclusivamente di origine massale. La fermentazione avviene esclusivamente in tini di legno, grazie a un pied de cuve di lieviti Indigeni e si protrae per una decina di giorni. Successivamente viene applicata la tecnica di macerazione della steccatura a cappello sommerso, che si protrae per 2 mesi, 2 mesi e mezzo. Il vino matura poi in botti di rovere neutro per circa 5 anni. La produzione di bottiglie é limitata, con meno di 15.000 bottiglie per millesimo.

Cantina

La Cantina Roagna si trova a Barbaresco, nel cuore delle Langhe e produce vini che sono espressione pura e autentica del territorio.

Per raggiungere questo obiettivo, ha scelto di lavorare con viti vecchie, con apparati radicali molto profondi e capaci di donare uve di grande concentrazione aromatica. I terreni sono di origine sedimentaria marina, con stratificazioni di argille calcaree alternate a marne grigio-bluastre e sabbie. L’autenticità di ogni singola e diversa espressione, deriva da minime differenze del sottosuolo. Le vigne non vengono fertilizzate, non vengono utilizzati erbicidi o pesticidi e il suolo è completamente inerbito, così che viene stimolata la biodiversità e gli apparati radicali sono spinti ad andare in profondità. I ceppi presenti nei vigneti derivano da legni di madri-viti della zona, così da mantenere una popolazione di piante eterogenea.

Nel 2012 è iniziata una sperimentazione di viti da seme, ottenuta seminando vinaccioli delle viti più vecchie per originare nuove piante-figlie e salvaguardare o addirittura aumentare la biodiversità del vigneto. In cantina, così come tra i filari, rigide e rigorose sono le regole, seguite alla perfezione, costantemente e scrupolosamente: per le fermentazioni, sono utilizzati pied de cuve con lieviti indigeni e le macerazioni sono molto lunghe, a cappello sommerso, per trasferire al vino tutto ciò che di prezioso c’è nei grappoli. Stessa filosofia viene perseguita per le fasi di invecchiamento e affinamento: i controlli sono minuziosi, e l’obbiettivo finale è sempre quello di esaltare ciò che la stagione e il territorio sono riusciti a esprimere nelle uve.

Da tutto ciò nascono vini semplicemente straordinari, tra i quali incontriamo alcune delle migliori etichette di tutto il Piemonte. Dal Dolcetto alla Barbera, si passa per il Barolo e per il Barbaresco - con quest’ultimi provenienti da alcuni dei più prestigiosi cru, come Pajè o Asili - fino ad arrivare al Barolo Chinato e alla Grappa: etichette praticamente mitiche.

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