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Torre Bisenzio

"È il “cuore verde d’Italia”, è l’Umbria, idillio rurale della Penisola, regione in cui si alternano verdi pianure a ondeggianti borghi medievali, e dove si producono eccellenze che in altre regioni è difficile trovare, a partire dall’olio per passare al vino. Il tempo in Umbria sembra essersi fermato, bloccato a mezzo millennio fa, quando il buon cibo costituiva ancora un elemento fondamentale per trascorrere momenti di qualità in famiglia e con gli amici.
Sono questa autenticità e questo carattere che rappresentano le basi fondamentali da cui ha preso ispirazione il progetto di “Torre Bisenzio”, tenuta agricola un tempo abbandonata e fatiscente, che nel corso degli anni ha rivisto splendere il sole tra le proprie mura, recuperata e ristrutturata nel segno della più vera tradizione umbra.
Azienda agricola a conduzione biologica, “Torre Bisenzio” si dedica all’allevamento - preservando le razze storiche autoctone del territorio - all’olivicoltura e alla vitivinicoltura.
Su una superficie complessiva di 450 ettari totali, la porzione vitata è limitata, ma condotta con rigore e attenzioni estreme, rispettando quello che è il massimo equilibrio di ambiente, natura, ecosistema e biodiversità. Tra i filari, ogni scelta agronomica viene intrapresa al fine di arrivare a raccogliere uve qualitativamente impeccabili, sane e schiette, ricche e concentrate in ogni più piccola sfumatura organolettica.
In cantina, a dettare legge è la stessa filosofia applicata nel vigneto, per cui l’obbiettivo principe rimane sempre la massima qualità possibile, perseguita sempre rispettando l’essenza della materia prima, e quindi esaltando e valorizzando tutto quanto il territorio e la stagione sono stati in grado di raccontare nel frutto.
Le etichette che risultano da tutto ciò sono quelle di “Pugnalone”, del Rosso Sangiovese e del Bianco “Bisenzio”: vini in cui a parlare è il territorio e la storia, espressa attraverso la passione e l’amore dell’uomo, che mette davanti a tutto le proprie origini e l’essenza della propria terra.
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