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Podere Marella

"Attorno alla metà degli anni ’70 del secolo scorso - nel 1974 per la precisione - Fiammetta Inga si trasferì a Podere Marella, adottando sin da subito il concetto di agriturismo e quindi aprendo agli ospiti le porte del podere, e scegliendo di rispettare le norme biologiche, in un periodo storico in cui la “filosofia biologica” era pochissimo diffusa.
Non molto distante dalle sponde del Lago Trasimeno, al confine tra Umbria e Toscana, oggi Podere Marella è guidato dal figlio di Fiammetta, Cosimo, che continua a percorrere la strada tracciata dalla madre, seguendo i criteri della coltivazione biologica e quindi rispettando al massimo l’ambiente, la natura, l’ecosistema e la biodiversità.
Circondati da un bosco di querce secolari, i vigneti aziendali si estendono attualmente su una superficie complessiva di circa nove ettari. Tra i filari, le varietà coltivate sono quelle del gamay, del sangiovese e del grechetto: in ogni caso viti curate maniacalmente in ogni singolo dettaglio, così da arrivare a vendemmiare, annata dopo annata, frutti schietti, sani, pregiati e concentrati in ogni più piccola sfumatura organolettica.
In cantina, grazie all’attenta supervisione enologica del francese Jean Natoli, i grappoli sono lavorati sempre sotto il segno dei più alti standard qualitativi, nell’ottica di esaltare e valorizzare tutto quanto la stagione e il territorio sono stati in grado di esprimere nelle uve.
Da tutto ciò prende vita una gamma di etichette da scoprire una a una senza tralasciarne nessuna. Si parte con il Grechetto “Godot” per poi passare al Sangiovese “Godot”, e proseguire con il Rosso “Fiammetta” e con il Rosso “Calaluna”, e ancora con il Rosso dei Colli del Trasimeno e con il “Saltatempo”, per chiudere con il “Marella” Bianco e con il “Marella” Rosato. Tutte bottiglie capaci di raccontare alla perfezione il terroir da cui provengono e di cui sono figlie. Vini da non mancare.
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