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Minim Wines

Tim Sproal: è questo il nome che si “nasconde” dietro il brand “Minim Wines”. Non una cantina nel senso comune che intendiamo, non dei vigneti, non una tradizione di famiglia da portare avanti, bensì un percorso articolato che si è sviluppato - se vogliamo - anche in maniera naturale e logica. Tim infatti parte dalla passione per il territorio (ricordiamo che è laureato in geologia) che unita alla passione per la cucina, lo ha portato come diretta conseguenza verso la passione per il vino. Si parte da qui: da una prima vendemmia gestita nel 2011 insieme a un amico enologo. Esperienza di fatto disastrosa, a causa della mancanza di importanti conoscenze e competenze. Esperienza che però ha spinto lo stesso Tim a partire viaggiando in Francia e in Australia, per partecipare a numerose vendemmie e per accumulare conoscenze raccolte da numerosi territori. Di ritorno, Tim riparte con un approccio totalmente diverso, per cui lavorando esclusivamente uve comprate da viticoltori di fiducia e da produttori locali, interpreta i passaggi di cantina in maniera “onesta”, usando sempre lieviti indigeni e adoperando pochissima solforosa, senza mai apportare chiarifiche. Fiano, vermentino e sangiovese sono state le sue uve di “partenza”, scelte per costruire la sua prima linea di Minimun Wines. Etichette da provare per comprendere un punto di vista non tradizionale. Vini da scoprire.