Untitled-1

Feudo Antico

In un fazzoletto di terra, nel cuore dell’Abruzzo e con esattezza a Tollo, in provincia di Chieti, si incontra la cantina “Feudo Antico”, nata nel 2004 e condotta sin dagli esordi da Andrea di Fabio, quest’ultimo coadiuvato dall’agronomo Alfredo Sitti e dall’enologo Riccardo Brighina. Questi i nomi principali che stanno dietro un’iniziativa che identifica una realtà cooperativa di circa cinquanta soci al momento, compreso lo chef tristellato Niko Romito, presso la cui “Tenuta Casadonna”, per l’appunto in collaborazione con “Feudo Antico”, è stato avviato un progetto sperimentale per la coltivazione del pecorino “d’altura”.
Sparsi in località come San Pietro, Pedine, Colle Secco e Colle dei Campli, i vigneti di cui la cooperativa attualmente dispone arrivano a coprire una superficie di circa venti ettari, per una produzione annua che si attesta sulla media di 60mila bottiglie.
Nata con il nobile intento di rivitalizzare le varietà vitate autoctone, rafforzando nel contempo il senso di appartenenza alla comunità, Feudo Antico si è focalizzata all’inizio su passerina e pecorino, due vitigni considerati “minori” e bisognosi di molte cure e attenzioni per arrivare a produrre risultati apprezzabili.
Solo successivamente le colture si sono allargate anche al montepulciano, a cui si è da ultimo aggiunto lo chardonnay, utilizzato per la produzione dell’unico Spumante targato “Feudo Antico”.
In cantina, alla fermentazione alcolica segue un periodo di invecchiamento in vasche di vetro-cemento, a cui si aggiunge un ulteriore affinamento in bottiglia.
È così che prendono vita i vini etichettati “Feudo Antico”, figli di un progetto che, tra le altre cose, è nato e si è sviluppato in contemporanea alla piccolissima DOC Tullum, di recente istituzione e creata con la stessa filosofia che quotidianamente ispira la stessa cantina “Feudo Antico”: sfruttare le potenzialità di un territorio che, se valorizzato e se saputo comprendere, ha tantissimo da offrire nel momento in cui si parla di vino.