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Bladnoch

Non è facile risalire con precisione all’origine del Whisky: la storia di questo distillato di cereali è molto antica e avvolta in un alone di mistero e leggende, a partire dalla paternità dell’invenzione, ancora oggi motivo di contese fra Irlanda e Scozia. Quello che è certo è che la parola Whisky deriva dal gaelico “uisge”, termine che indica l'acqua di vita, e che è nato in ambienti monastici, con scopi curativi e terapeutici; proprio per questo i monaci scozzesi e irlandesi hanno tramandato la ricetta per molti secoli. Sempre legata all’ambito monastico è un’antica leggenda che fa risalire la sua nascita a San Patrizio, patrono d’Irlanda, e che regalerebbe quindi all’isola la paternità dell’invenzione. In realtà la prima testimonianza ufficiale dove viene citata questa acqua di vita arriva dalla Scozia ed è risalente al 1494: si tratta di un documento del Registro dei Conti Scozzese dove si parla di una partita di malto indirizzata a un frate di nome John Corr. Qualunque sia la sua origine, furono gli scozzesi i primi a commerciare seriamente il Whisky e a trasformarlo in una fonte di guadagno. Tra le diverse realtà produttive che si dedicano oggi alla produzione di Whisky troviamo Bladnoch, distilleria che prende il nome dall’omonimo paesino scozzese, di proprietà di David Prior dal 2015, desideroso di ridare vita a una realtà che, per oltre 200 anni, ha rappresentato il fulcro della vita del paese. Tante le etichette che si realizzano oggi, a partire dai diversi invecchiamenti, dagli 11 ai 19 anni, per arrivare al “Vinaya”ed al “Talia”, massima espressione qualitativa di ciò che Bladnoch è in grado di raggiungere all’interno del magico mondo dei Whisky.