Greco di Tufo DOCG 2023 - Vadiaperti - Traerte
Vadiaperti

Greco di Tufo DOCG 2023 - Vadiaperti - Traerte

16,50 €
Esaurito
  • Annata: 2023
  • Denominazione: Greco di Tufo DOCG
  • Vitigno: greco di Tufo 100%
  • Alcol: 13.5%
  • Formato: 0.75L
  • Allergeni: Solfiti
  • Consumo ideale: 2024/2028
  • Temperatura di servizio: 8/10 °C
  • Momento per degustarlo: Pranzo in famiglia
  • Giudizio di Tannico: 81pt
  • Tipologia: Bianco
  • Abbinamenti: Secondi di carne bianca, Secondi di pesce

Note di degustazione

Giallo paglierino intenso alla vista. I sentori fruttati di mela si uniscono a sfumature agrumate, per essere poi arricchiti da richiami floreali allacacia e da ricordi di erbe aromatiche. Ha una vivace freschezza allassaggio, dimostrandosi nel contempo sapido e minerale. Buona la persistenza.

Abbinamenti

Ottimo da abbinare a piatti a base di pesce o carne bianca. Perfetto con il dentice alle olive.

Greco di Tufo DOCG 2023 - Vadiaperti - Traerte: Perchè ci piace

È prodotto con uve di greco vinificate in purezza e coltivate su suoli argillosi. Strutturato e fine allo stesso tempo, il Greco di Tufo DOCG - Vadiaperti - Traerte si esprime su ottimi livelli qualitativi. È adatto per essere abbinato a preparazioni culinarie volendo anche complesse. Ottimo.

Cantina

Al 1984 risale la produzione della prima bottiglia di Fiano di Avellino etichettata Vadiaperti, azienda vitivinicola di Montefredane.
Gestita attualmente da Raffaele Troisi, la cantina può contare su sei ettari vitati e persegue da sempre la valorizzazione dei vitigni locali. Avendo impostato il lavoro tra i filari in modo tale che sia necessario il minimo intervento umano, nel cuore dell’Irpinia, tra i 400 e i 600 metri di altitudine, lungo la valle del fiume Sabato, sono allevate viti di fiano, greco, coda di volpe e aglianico. Passando in cantina, lo scopo principe si ricollega alla filosofia perseguita nel vigneto: far parlare il territorio e le tradizioni, racchiudere in bottiglia l’aria di Campania.

Dal 2011 tutto ciò ha preso il nome di un nuovo progetto, Traerte, il cui ispiratore rimane lo stesso Raffaele Troisi. Il nome, appunto “Traerte”, significa letteralmente “tra strade di montagna”, ma aldilà di significati ed etimologia, che sia Traerte o Vadiaperti, ciò che è rimasta una piacevole costante nei vini prodotti dalla famiglia Troisi è la coerenza stilistica, lontano dalle omologate mode enologiche, ma di contro vicina a territorio e tradizioni, uniche variabili in grado di regalare vini di personalità e spessore, raffinati ed eleganti, perfettamente bilanciati tra profumi e aromi.

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