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Miali 1886

"“Miali 1886”: un nome affiancato da una data ben precisa, a indicare l’inizio di tutto, ovvero le origini di un’azienda più che secolare, che affonda le proprie radici per l’appunto sul finire del XIX secolo, quando Elvino Miali fondò la cantina di Martina Franca.
Da sempre a conduzione familiare, la cantina Miali si basa su una filosofia semplice ma ben precisa: “la famiglia è parte integrante dell’azienda e l’azienda è parte integrante della famiglia”.
Siamo in Puglia, nella Valle d’Itria: è qui dove oltre 130 anni fa è iniziata una storia fatta di passione per il proprio lavoro e amore per le proprie terre. Senza passione non si può andare lontano, così come senza amore si fa poca strada: lo sapeva bene Elvino Miali e lo hanno imparato bene i suoi successori, Michele e Antonio Miali in primis, seguiti poi da Martino Miali fino oggi ad arrivare alla quarta generazione di famiglia attiva oggi nell’impresa.
Dedita alla vendita del vino sfuso fino al 1961, è proprio a partire dagli anni ’60 che la cantina ha intrapreso la strada dell’imbottigliamento sotto proprio nome, arrivando a produrre attualmente una media di poco meno di 200mila bottiglie annue.
Senza possedere vigneti di proprietà, le uve che vengono lavorate dalla cantina Miali provengono da storici e fidati conferitori, per cui la materia prima di partenza è garantita e qualitativamente impeccabile. Primitivo, negroamaro, syrah, chardonnay, verdeca, falanghina, bianco d’Alessano e fiano minutolo sono le varietà vitate lavorate, capaci di dare vita a etichette di assoluto livello.
Si parte quindi con la linea classica per poi passare ai vini ottenuti da singoli vigneti. A seguire, le selezioni speciali rispondono ai nomi di “Dolcimelo”, “Lunalba”, “Ametys”, “Campirossi” e “Ichore”, mentre da ultimo i singoli cru sono “Fírr”, “Fírr” vendemmia tardiva, “Settarte” e “Mater”. Tutte bottiglie, quelle prodotte dalla cantina Miali, che parlano la lingua della massima eccellenza enologica pugliese. Vini da non lasciarsi sfuggire.
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