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Domaine Raymond Usseglio

La storia del Domaine Raymond Usseglio è interessante, e racconta di un immigrato italiano, Francis Usseglio, venuto dall’Italia alla Francia nel 1931 e stabilitosi a Châteauneuf du Pape. La produzione di vino è iniziata nel 1948, proseguendo poi con Raymond, figlio di Francis, che assieme a sua moglie Danielle creò le basi dell’attuale cantina. Oggi troviamo Stéphane a capo della struttura, che si estende su una superficie vitata di 24 ettari, di cui 19 all’interno dell’AOC Châteauneuf du Pape rouge e blanc e 5 all’interno della zona della Côtes-du-Rhône. Ogni parcella vitata ha le proprie particolarità, dando vita a un vero e proprio mosaico di terroir differenti fra loro, capaci di esaltare le caratteristiche intrinseche di ciascun terreno. Il sottosuolo è composto da terrazzamenti morenici risalenti all'era glaciale: tipici quelli in ghiaia mescolati con argilla rossa e sabbiosa, che la notte rilasciano alle viti il calore accumulato durante il giorno, mentre altri sono a matrice prevalentemente sabbiosa. I principi di lavoro in vigna sono semplici e complessi allo stesso modo, capaci di unire novità e tecnologie ad antiche tradizioni. Per preservare e rispettare il più possibile la vita e l'equilibrio dei terreni e dei vigneti si è scelto di lavorare in biodinamica, metodo di cultura che richiede molte cure specifiche e attenzioni. I varietali - tutti con un’età media che supera i cinquant’anni d’età - a cui si dedica Stéphane sono sia a bacca bianca sia rossa, e nello specifico ritroviamo grenache, mourvèdre, syrah, cinsault, counoise, alicante, merlot, clairette, roussane e bourbolenc. Oggi il Domaine Raymond Usseglio dà vita a una gamma di otto etichette, dove bianchi e vini rossi francesi si alternano con eleganza e precisione, da espressioni più semplici – come il Vin de Pays “Les Amandiers” o il “Claux Blanc” – sino alla mitica “Cuvée Imperiale”, espressione massima delle potenzialità produttive del Domaine raggiunte nell’appelation Châteauneuf du Pape.