Vino Bianco "Bianca" - Cascina Tavijn
Cascina Tavijn

Vino Bianco "Bianca" - Cascina Tavijn

21,00 €
  • In pronta consegna (fino a 2 prodotti)
  • Annata: 2022
  • Vitigno: cortese, moscato, altri vitigni
  • Alcol: 11.5%
  • Formato: 0.75L
  • Consumo ideale: 2023/2025
  • Temperatura di servizio: 8/10 °C
  • Momento per degustarlo: Occasione informale
  • Giudizio di Tannico: 88pt
  • Tipologia: Bianco
  • Abbinamenti: Piatti vegetariani, Secondi di pesce

Note di degustazione

Giallo paglierino, con riflessi dorati. Al naso è piacevolmente ampio; spiccano in particolare le note vegetali e i cenni di tè verde. Al palato è succoso, carnoso, senza sbavature. Equilibrato.

Abbinamenti

Ottimo in abbinamento ai piatti vegetariani, accompagna bene anche i secondi di pesce.

Vino Bianco "Bianca" - Cascina Tavijn: Perchè ci piace

Bianca è il nome della secondogenita di Nadia, proprietaria di Cascina Tavijn e "Bianca" è anche il primo vino bianco dell'azienda. Ottenuto da uve del territorio e della tradizione, è un vino semplice e rotondo, schietto e di piacevole pienezza, con leggere note aromatiche. Solo 1000 le bottiglie disponibili: affrettatevi!

Cantina

Cascina Tavjin, che in piemontese sta ad indicare un’umile casa di contadini, si trova sulle colline del Monferrato, nel comune di Scurzolengo, in provincia di Asti; qui, nella zona di diffusione storica del grignolino, in un certo senso la sua culla, dal 1908 la famiglia Verrua coltiva la vite e vinifica le proprie uve, prediligendo varietà come il grignolino, per l'appunto, la barbera e il raro ruché.
I Verrua hanno sempre lavorato con cura e passione i cinque ettari di proprietà, integrati da una buona produzione di nocciole, vinificando direttamente le uve e vendendo i vini prodotti – circa 20mila bottiglie l’anno – a un’affezionata clientela e oggi, Nadia, con le sorelle Daniela e Luigina, rappresenta la quarta generazione di vignaioli della famiglia.
Interpreso l'imbottigliamento dei propri vini nel 2001, grazie anche al supporto e alla consulenza dell'enologo Mario Redoglia, da qualche anno, ormai, l’azienda pratica l'agricoltura biologica; si utilizzano, quindi, fertilizzanti come trinciato e letame e rame, zolfo e piretro, per proteggere le viti.
La fermentazione spontanea è affidata, poi, ai soli lieviti indigeni e i vini, non filtrati né chiarificati, sono svinati una volta che tutto lo zucchero è svolto in alcol e lasciati stabilizzare naturalmente in botte; ne risultano prodotti come il Grignolino d’Asti, la Barbera d’Asti, la Barbera del Monferrato e il raro Ruché di Castagnole Monferrato.
Nadia, intenzionata, fin dall'inizio, a produrre vini dalla personalità spiccata, ha dimostrato e continua a dimostrare una sensibilità, per il suo lavoro, fuori dal comune; le sue etichette sono un po' come lei, fini e discrete, in grado di aprirsi col tempo e mostrare una fragranza, un carattere e una freschezza sorprendenti.
Sono vini autentici, prodotti con consapevolezza, che invitano a sorsate lunghe, strappano un sorriso e si prestano, più di altri, alla convivialità e alla condivisione con gli amici più stretti.

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