Pessac-Léognan AOC "Le Clarence de Haut-Brion" 2022 - Château Haut-Brion
Château Haut-Brion

Pessac-Léognan AOC "Le Clarence de Haut-Brion" 2022 - Château Haut-Brion

205,00 €
  • In pronta consegna (fino a 9 prodotti)
  • Annata: 2022
  • Denominazione: Pessac-Léognan AOC
  • Vitigno: merlot 62%, cabernet sauvignon 22%, cabernet franc 14.5%, petit verdot 1.5%
  • Formato: 0.75L
  • Allergeni: Solfiti
  • Consumo ideale: 2023/2032
  • Temperatura di servizio: 16/18 °C
  • Tipologia: Rosso

Note di degustazione

Il colore è rosso porpora profondo. Il naso è intenso e si rivela all'aerazione: frutta rossa, fresca e matura, allo stesso tempo. L'ingresso in bocca è preciso, teso. Piacevole, strutturato, i tannini ci sono, sono succosi, senza asperità.

Pessac-Léognan AOC "Le Clarence de Haut-Brion" 2022 - Château Haut-Brion: Perchè ci piace

Con l'acquisizione di Château Haut-Brion nel 1935, Clarence Dillon lo ha riportato al suo antico splendore e lo ha riportato nella ristretta cerchia dei vini più leggendari del mondo. Questa straordinaria visione, audace e coraggiosa, è perpetuata oggi dalla 4a generazione della famiglia, incarnata dal suo presidente, il Principe Roberto di Lussemburgo.
"Clarence de Haut-Brion" è il secondogenito dello château. Precedentemente chiamato Château Bahans Haut-Brion dalle prime annate del XX secolo, questo secondo vino viene ribattezzato "Le Clarence de Haut-Brion" dall'annata 2007, in omaggio a Clarence Dillon. Molto vicino per eleganza e stile a Château Haut-Brion, questo vino è un'ottima introduzione alla scoperta dei vini rossi del Domaine Clarence Dillon.

Cantina

Situato alla periferia di Pessac, poco distante dal centro di Bordeaux, Château Haut-Brion affonda le sue origini nella notte dei tempi, e produce vino dal 1525, anno in cui fu edificato da Jean de Pontac, che lo fece costruire proprio in funzione dell’attività vitivinicola. Primo cru nella storia dei vini bordolesi, la tenuta di Château-Haut Brion venne purtroppo frazionata alla fine del XVII secolo, ma fortunatamente fu riunita nel 1836 grazie al banchiere parigino J. E. Larrieu. È però con l’arrivo di Clarence Dillon che inizia la storia moderna. La leggenda narra che il finanziere americano, nel 1935, costretto dal maltempo a un’improvvisa sosta ad Haut-Brion, decise di acquistare lo Château per viverci stabilmente. La storia racconta invece di una proprietà che versava in una grave situazione finanziaria, e che venne acquistata dalla famiglia Dillon, la quale impegnò ingenti capitali nel rinnovamento di vigneti e cantina. I fatti, infine, dicono che oggi Château-Haut Brion è una delle aziende più spettacolari del distretto di Graves, e soprattutto che produce vini ricchi, tipici e concentrati, dal grande livello qualitativo, lontano dai vini del Médoc, corpulenti, carnosi e marcati dal legno, ma sempre in grado di invecchiare in bottiglia per trent’anni e oltre.

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