Fiano di Avellino DOCG “Exultet” 2024 - Quintodecimo
Fiano di Avellino DOCG “Exultet” 2024 - Quintodecimo
Fiano di Avellino DOCG “Exultet” 2024 - Quintodecimo
Fiano di Avellino DOCG “Exultet” 2024 - Quintodecimo
Quintodecimo

Fiano di Avellino DOCG “Exultet” 2024 - Quintodecimo

38,00 €
In pronta consegna (fino a 2 prodotti)
  • Annata: 2023
  • Denominazione: Fiano di Avellino DOCG
  • Vitigno: fiano 100%
  • Alcol: 14%
  • Formato: 0.75L
  • Allergeni: Solfiti
  • Consumo ideale: 2025/2029
  • Temperatura di servizio: 8/10 °C
  • Momento per degustarlo: Serata romantica
  • Giudizio di Tannico: 92pt
  • Tipologia: Bianco
  • Abbinamenti: Piatti vegetariani, Primi di pesce, Secondi di pesce

Note di degustazione

Giallo paglierino acceso con riflessi verdolini. Al naso esprime nitidi profumi varietali di tiglio, acacia e timo. Al palato è fresco, finissimo e di buona struttura, caratterizzato da bei richiami di frutta esotica, agrumi canditi e miele in una lievissima matrice minerale. Di grande persistenza.

Abbinamenti

A tutto pasto, si abbina a ricchi primi a base di pesce, specie risotti, a torte salate, a formaggi freschi come la mozzarella di bufala.

Fiano di Avellino DOCG “Exultet” 2024 - Quintodecimo: Perchè ci piace

Tutti i bianchi di Quintodecimo nascono da vigneti dedicati ognuno a una specifica varietà, vini naturalmente influenzati dallannata nellespressione del loro carattere più caratteristico. LExultet è unelegante e raffinata interpretazione del Fiano di Avellino. Si tratta di un cru prodotto esclusivamente con le uve provenienti da una sola vigna che si trova a Lapio, uno dei comuni più prestigiosi della denominazione. Lasciato maturare in piccola parte in barrique nuove, è bianco di grande armonia, elegante e raffinatissimo, longevo come pochi altri grazie al suo perfetto equilibrio tra ricchezza e freschezza.

Cantina

"Il grande vino è una fusione perfetta tra scienza e poesia, tra il misurabile e l’imponderabile. È essenzialmente bello. È un’opera d’arte. Una sorta di trasfigurazione della materia prima. Esso nasce dal mosto come una statua nasce dalla pietra e chi realizza un grande vino, è colui che scava nella pietra, avendo già in mente il risultato finale. Ovviamente per fare questo deve possedere solide basi scientifiche. Deve avere il controllo dell'intero ciclo, attraverso il possesso di cognizioni più varie, dalla conoscenza del suolo, alla fisiologia dell'uva, dai processi biochimici alla base della trasformazione dell'uva in vino ai meccanismi della percezione sensoriale. Questi concetti costituiscono l’essenza del mio modo di vivere il vino.È con queste convinzioni che nel 2001 mia moglie Laura ed io abbiamo fondato Quintodecimo.”

È così che Luigi Moio descrive la sua avventura nel mondo del vino, percorso iniziato molti decenni prima nella storica azienda vitivinicola del padre, tra le più importanti figure del Falerno, sempre in Campania.

Una cantina esemplare, realtà che negli anni ha dimostrato quanto di buono sia possibile realizzare nel cuore dell’Irpinia con il Fiano di Avellino, il Greco di Tufo, il Taurasi.

I vini di Quintodecimo

Non è un caso: Luigi e la moglie Laura seguono da vicino ogni fase del processo produttivo, in particolare entrambi non possono fare a meno di avere una particolare attenzione per tutto ciò che avviene in vigna, splendidi appezzamenti curati come giardini.

È lì che nascono i loro vini, bianchi e soprattutto rossi campani di straordinario valore, espressioni del terroir come pochi altri in zona.

Eleganti e longevi, vini che hanno trovato quell’armonia che caratterizza solo i più grandi. Grandi vini online da ordinare al volo.

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