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VikeVike

La rivoluzione dei vini sardi parte da Mamoiada

VikeVike nasce dalla volontà e dalla passione di Simone Sedilesu, un giovane enologo nativo di Mamoiada, in provincia di Nuoro; cresciuto tra i filari di vite, ha affiancato fin da piccolo il nonno e ha poi imparato l’arte di fare il vino dal padre.

Simone è fortemente legato al territorio natìo, così come lo è la sua produzione; è convinto che il vino nasca prima di tutto in vigna e che in cantina sia necessario solo guidarlo.

Dopo la laurea in enologia, Simone ha fatto diverse esperienze all’estero, fino a maturare la decisione di dar vita a una cantina tutta sua.

Il terroir di Mamoiada

Il territorio di Mamoiada vanta una tradizione vitivinicola ben radicata e ben si presta alla coltivazione della vite; i vigneti sono ad un’altitudine media di 736 metri sul livello del mare e crescono su terreni di natura granitica.

La varietà più coltivata è il cannonau, ma grazie a nuovi impianti, oggi si sta riscoprendo e valorizzando anche la granazza, un antico vitigno autoctono a bacca bianca.

I vini di Vikevike

Attualmente Simone lavora 2,5 ettari vitati, è in conversione biologica e la sua produzione si concentra sul Cannonau, anche Riserva, sul Moscato, su un Rosato e su un Bianco da granazza in purezza.

Fino a poco tempo fa la granazza, vitigno bianco, si utilizzava solo come uva da taglio per vini rossi sardi come i Cannonau e quindi è una varietà presente in poche quantità;
Simone, però, la vinifica in purezza, ottenendo un vino vivace, energico e dalla beva piacevolissima. Tutti i vini di Simone sono frutto di fermentazioni spontanee e contano solo una piccola quantità di solfiti.
Simone, con la sua VikeVike, è inoltre socio dell'associazione Mamojà; questa conta circa 70 soci, tra produttori e vignaioli di Mamoiada e si propone di promuovere e tutelare il territorio attraverso un modello socio-economico-vitivinicolo condiviso. Un modello che siamo contenti di ospitare nella nostra selezione di vini online.