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Mansalto

Siamo in località Capraie, esattamente nel villaggio di Palazzuolo, in una zona equidistante tanto da Siena quanto da Arezzo, entrambe raggiungibili in meno di venti minuti di macchina. È in questo territorio interprovinciale, in un’area tanto affascinante dal punto di vista storico e naturale, quanto vasta da arrivare a comprendere oliveti, vigne, boschi, interi borghi (Cortinova, Palazzuolo Vecchio, Montemaggiore e Marrocco) e splendide ville padronali (Villa Stroncoli e Villa le Tornaie), che si incontra l’azienda vitivinicola Mansalto. A un’altitudine media sul livello del mare che si attesta sui cinquecento metri, sono situati i vigneti di proprietà aziendale, che si estendono su esposizioni privilegiate e crescono su terreni molto sassosi, tendenzialmente poco fertili e concimati normalmente con fertilizzanti naturali. Seguendo costantemente con rigore e attenzione il lavoro tra i filari, le vigne sono allevate secondo il sistema del cordone speronato, e vengono coltivate nel massimo rispetto di quello che è l’equilibrio di ambiente, natura, ecosistema e biodiversità. Quelle che si arrivano a raccogliere, stagione dopo stagione, sono uve sane e schiette, ricche e concentrate ini ogni più piccola sfumatura organolettica. Grappoli di sangiovese e di cabernet sauvignon, di merlot, di chardonnay e di sauvignon blanc, che in ogni caso arrivano a regalare vini genuini e superbi. In cantina, dopo la vendemmia a mano e dopo una scrupolosa selezione dei migliori frutti, la fermentazione alcolica è eseguita sempre a temperatura controllata, in maniera da preservare fragranze e profumi varietali. Dopo la svinatura, l’utilizzo della pressa pneumatica permette di imprimere la giusta estrazione, evitando tannini verdi e sgradevoli. A seguire, l’invecchiamento dei vini è eseguito in barrique di rovere francese o in acciaio. Con l’imbottigliamento e quindi con il successivo affinamento, pendono infine forma i vin targati Mansalto. Dal Chianti “La Commedia” al Rosso “Castello Rapale”, senza dimenticare lo Spumante Rosé: etichette da non lasciarsi sfuggire.