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Le Verzure

L'azienda agricola Le Verzure, posta sulle verdi colline senesi, in un territorio modellato dalla cultura viticola fin dall’epoca etrusca, è nata all'inizio degli anni 2000. Il progetto da cui ha preso vita, infatti, parte proprio da questo territorio e dalla sua chiara vocazione; se nei primi anni i grandi campi seminati ad erba medica sono stati trasformati in un orto di ulivi e in una bellissima vigna di sangiovese grosso, il vitigno autoctono per eccellenza, in quelli successivi si è provveduto a reimpiantare una vigna a trebbiano e malvasia, uve da cui oggi si produce il Toscana Bianco IGT "Biancoaugusto". Attualmente l'azienda si estende per circa 43 ettari ed è certificata biologica dal 2015; i vigneti, nello specifico, occupano una superficie di 6 ettari e mezzo e dagli appezzamenti Vigna Alta e Vigna Bassa si producono due diverse etichette a base di sangiovese, il "Rossobruno" e il "Bruno", mentre dalla Vignetta, di appena un ettaro e mezzo, si ricavano uve di malvasia e trebbiano. Grazie alla vicinanza con i fiumi Crevole e Ombrone, il terreno della Vignetta risulta argilloso, ricco di microscheletro drenante e di ciottoli di fiume, tutti elementi in grado di conferire al "Biancoaugusto" un carattere deciso ed elegante. In vigna, poi, il fine ultimo è quello di mantenere la fertilità del terreno attraverso cure non invasive, rispettose dell'ambiente; dopo la vendemmia, per esempio, si seminano a filari alterni leguminose, erbe officinali e graminacee che, poi, nella fase di riposo della vite, andranno a ripopolare il terreno con insetti e animaletti. Si ricorre, inoltre, con assiduità, alle tecniche e ai preparati dell’agricoltura biodinamica, così da mantenere il terreno fertile e vitale e le viti sane; ogni processo viene eseguito, poi, rigorosamente a mano e le uve raccolte manualmente sono portate in cantina per effettuare un’ultima selezione prima di passare nella diraspatrice e poi nei tini di fermentazione, dove entrano in gioco solo i lieviti spontanei.