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Il Paradiso di Manfredi

È nel 1950 che Manfredi Martini e la moglie Fortunata acquistano il podere "Il Paradiso", abitazione contadina non lontana dal piccolo comune di Montalcino. Manfredi, assieme ad altri viticoltori, nel 1967 diede vita al Consorzio del Brunello di Montalcino.
Oggi, a oltre mezzo secolo di distanza, quella tradizione e quella volontà di produrre un vino capace di esprimere al meglio le tipicità del territorio continuano a regnare inalterate all’interno delle mura della cantina Il Paradiso di Manfredi, grazie al lavoro portato avanti da Florio Guerrini, genero di Manfredi.
Il rispetto per la natura, le vinificazioni tradizionali e le lunghe attese sono solo alcuni degli ingredienti dichiarati da chi ama definirsi come "custode" di questo vero e proprio “paradiso”. Qui infatti è possibile parlare di viticoltura naturale senza se e senza ma, poiché il lavoro dell'uomo è solamente quello di assecondare quello che la natura, ogni anno, è in grado di offrire. Tra i filari, che si sviluppano per una superficie di circa 2,5 ettari in totale, domina incontrastato il sangiovese grosso, che cresce con il sistema del cordone doppio speronato in vigneti situati a un’altezza di circa 330 metri sul livello del mare, esposti verso nord-est. L’età media delle piante è di circa 28 anni.
In cantina si trovano vasche di cemento vetrificato di diversa capacità, mentre al piano interrato dominano la scena imponenti botti di rovere di Slavonia destinate all’invecchiamento delle diverse tipologie.
Ogni anno si realizzano circa 9.000 bottiglie ripartite tra tre etichette, Rosso di Montalcino, Brunello e Brunello Riserva. Da poco è poi uscito sul mercato il “Trentennale”, Rosso IGT che celebra i 30 anni dalla messa in commercio della prima bottiglia di Brunello, nel 1981. Vini meravigliosi, tra i più fulgidi esempi di quanto di buono Montalcino sia in grado di esprimere con il suo Brunello.