Untitled-1

Château Pavie-Decesse

La Francia è una delle nazioni europee più importanti a livello mondiale per la produzione di vini bianchi e rossi, senza dimenticare lo champagne. Caratterizzata da una notevole estensione vitata, è in grado di offrire un panorama enologico davvero ampio, dove ogni uva riesce a trovare il proprio terroir d’elezione per esprimersi al massimo delle potenzialità. Così accade anche per la zona di Bordeaux, area geografica che prende il nome dall’omonima città, vero e proprio puzzle di terroir e denominazioni che regalano alcuni dei vini rossi tra i più famosi al mondo.
Tra le realtà produttive che s’incontrano, situato sull’altopiano calcareo di Saint-Émilion, troviamo lo Château Pavie-Decesse, di Gérard Perse a partire dal 1997. Dopo aver cambiato diverse proprietà nel corso della storia, passando di mano in mano, con l’arrivo della nuova gestione l’azienda è stata rinnovata sia nei vigneti che nelle strutture di vinificazione e affinamento. Conservando viti che superano i quaranta anni d’età, allo Château Pavie-Decesse le rese per ettaro sono volutamente molto basse, per prediligere la qualità e non la quantità. All’interno dei vigneti, che si sviluppano su circa 3 ettari e mezzo di terreno, si coltivano solamente due vitigni internazionali a bacca rossa, il merlot e il cabernet franc. Il merlot è il protagonista indiscusso del Grand Cru Classé di Saint-Émilion, e ben si adatta al suolo argillo-calcareo di queste aree. Dai filari, passando in cantina, la fermentazione avviene con una macerazione a freddo in tini di legno, e il processo di maturazione è eseguito in botti di rovere francese.
La produzione annuale dello Château Pavie-Decesse è piuttosto bassa, e si attesta intorno alle 4.000 bottiglie a vendemmia. Si realizza solo un vino, il Saint-Émilion Grand Cru Classé, che si caratterizza per essere opulento e sensuale, ricco di freschezza, mineralità e concentrazione di sapori e profumi.