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Château Latour à Pomerol

Se c’è una zona al mondo che rappresenta l’élite, la magnificenza e il prestigio del vino, questa è senza dubbio rappresentata dall’area che circonda la città di Bordeaux: con la sua storia vitivinicola di oltre 2000 anni e i suoi Châteaux maestosi, intrisi di fascino mitico e immortale, Bordeaux è circondata da un’aura regale unica al mondo. I territori del bordolese si distendono nella regione dell’Aquitania, all’estremo sud-ovest della Francia, nel dipartimento più a nord-ovest della regione: la Gironda. Le origini della viticoltura del territorio risalgono all'epoca romana, anche se è nel XII secolo che si ha la nascita vera e propria del vigneto bordolese: l’unione infatti tra Eleonora d’Aquitania e il re d’Inghilterra Enrico Plantageneto diede il primo vero impulso alla viticoltura e al commercio dei vini dall’Aquitania verso l’Inghilterra.Il XVIII secolo segna un punto di svolta importante nella storia della viticoltura bordolese: la classe politica iniziò infatti ad acquistare tenute vinicole e a produrre e imbottigliare vini di pregio. Le zone storiche di Bordeaux si dividono tra la Rive Gauche e la Rive Droite. In quest’ultima troviamo Château Latour à Pomerol, una delle principali proprietà all’interno del Pomerol. Costituita da poco meno di 8 ettari di vigneti, la cantina si snoda principalmente in due appezzamenti: il primo è noto come il “Les Grandes Vignes” e si trova su un terroir di ghiaia situato proprio accanto alla chiesa di Pomerol; il secondo appezzamento si trova su terreni sabbiosi più leggeri, sul lato occidentale dell'altopiano di Pomerol. Le uve coltivate sono merlot (al 90%) e cabernet franc, che, al momento della vendemmia, vengono raccolte a mano; segue poi la fase di fermentazione in tini di cemento a temperatura controllata, e il vino viene poi affinato in piccole botti di rovere, nuove al 50%, per 18 mesi. Château Latour á Pomerol produce un rosso sontuoso, carnoso, concentrato e corposo, che spesso necessita di essere aperti anche dopo 10 anni dalla vendemmia, a dimostrazione di una longevità davvero invidiabile.