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Château la Gurgue

La storia dello Château la Gurgue è fortemente legata a quella del villaggio di Margaux nel Bordeaux francese. Basti pensare infatti che ben due proprietari che si sono susseguiti alla guida della cantina durante i secoli sono stati sindaci del comune: il primo fu Mr. Peixotto, ricco banchiere portoghese che guidò la cantina nel 1871; il secondo fu Mr. Camille Lenoir, che durante gli anni di proprietà aumentò l’estensione dello Château con alcune parcelle che si trovano a fianco di quelle del celebre Château Margaux.
Oggi a capo della cantina troviamo Claire Villars Lurton, donna che, vendemmia dopo vendemmia, cerca di fare il massimo per raccontare il terroir di Margaux. Claire è stata iniziata alla vigna da suo nonno, Jacques Merlaut, e sin da giovane ebbe in mano le redini non solo di la Gargue, ma anche di altre realtà produttive importanti in Francia, come Château Ferrière e come Château Domeyne, acquistato nel 2006. Grande è stata l’opera di rinnovamento svolta da Claire nei diversi edifici di proprietà della cantina, e anche in vigna ci si è indirizzati verso un approccio più sostenibile. Oggi gli ettari coltivati sono 10, e metà delle parcelle sono circondate dai vigneti di Château Margaux; il terroir è caratterizzato da un sottosuolo composto da strati di ghiaia fini e profondi, che consentono un’ottima penetrazione dell’acqua. Questo favorisce lo sviluppo delle radici verso il basso, e il risultato porta a una ricca estrazione di elementi nei grappoli finali. Le viti hanno un’età media di 30 anni, e la ripartizione in vigna recita un 60% di cabernet sauvignon seguito da un 35% di Merlot e da un 5% di Petit Verdot. In vendemmia si ricerca la maturità fenolica, con una bella estrazione tannica, così da ottenere un vino di personalità in cantina. Qui le fermentazioni sono svolte separatamente per ciascuna varietà, così come gli affinamenti, che precedono la fase finale di blending, decisiva per realizzare un vino coerente, armonioso e di qualità.