Untitled-1

Château Haut-Vigneau

Grazie al clima temperato, mitigato dalle brezze oceaniche, e per merito dei terreni particolarmente adatti alla viticoltura, la zona di Bordeaux rappresenta una delle miglior regioni al mondo per la vitivinicoltura. Nella zona del bordolese sono facilmente coltivati sia vitigni a bacca rossa, quali cabernet sauvignon, merlot e cabernet franc, che uve a bacca bianca, quali sémillon, sauvignon e muscadelle. Alcune sottozone di Bordeaux, inoltre, si sono negli anni guadagnate una reputazione ineguagliabile, grazie a vini dal potenziale di invecchiamento capace di arrivare anche al mezzo secolo se non oltre! Non a caso, alcuni dei vini più costosi al mondo ci arrivano direttamente dalle terre bordolesi, che come nessun’altra regione vitivinicola rappresentano l’emblema della massima qualità enologica internazionale.
Situato nel comune di Martillac, Château Haut-Vigneau rientrava originariamente tra i possedimenti del Barone di Montesquieu. Nel 1765, Belleyme, il geografo reale, pubblicò una mappa in cui il sito ""Vigneau de haut"" appare chiaramente impiantato a vigneto. Oggi, la proprietà di Château Haut-Vigneau appartiene a Eric Perrin. A partire dagli anni '80, quest’ultimo, iniziò il lavoro a lungo termine di bonifica della terra e di reimpianto del vigneto.
I circa venti ettari vitati sono condotti nel massimo rispetto dell’ambiente, della natura, dell’ecosistema e della biodiversità, così da arrivare a raccogliere, di stagione in stagione, grappoli sani e schietti, ricchi e concentrati in ogni minima sfumatura organolettica.
In cantina, sotto la supervisione enologica di Christophe Olivier, che lavora a stretto contatto con il Prof. Denis Dubourdieu, Eric Perrin si sforza di produrre un grande vino rientrante nei parametri più classici, esprimendo quindi sia la potenza della struttura che la finezza del frutto. La vinificazione si basa sul rispetto massimo della materia prima (60% Cabernet Sauvignon e 40% Merlot) e sull’esaltazione delle minime peculiarità del terroir (ghiaia profonda della Garonnaise). Da ultimo, un invecchiamento attento e tradizionale (in botti nuove del 20%) offre come risultato etichette con aromi molto gradevoli di frutti nera (more, ribes) e sottili note tostate e affumicate. Vini semplicemente eccellenti.