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Château Ferrand Lartigue

5.600 ettari, corrispondenti al 6% dell’estensione vitata dell’intera regione di Bordeaux, per quella che è una delle AOC più importanti di Francia: Saint-Émilion. Siamo nel Libournais, lungo la riva destra della Dordogna, in un’area in cui i vigneti sono considerati patrimonio dell’Unesco. Con il 60%, il merlot è la varietà vitata che domina tra i filari, seguita dal cabernet franc e dal cabernet sauvignon. A questo aggiungiamo il nome di Pierre Ferrand, colui che ha dato il via a tutto, creando nel 1993 quello che oggi è lo Château Ferrand Lartigue. Una tenuta vitivinicola che prende il nome proprio dal suo fondatore, e con alle spalle una storia relativamente breve e recente, ma allo stesso tempo un’azienda nata dal profondo amore e dalla profonda passione per la viticoltura e per il vino. Dal 2008 appartenente alla società francese “Vitis Vintage”, Château Ferrand Lartigue si estende su una superficie vitata di circa cinque ettari, la cui ripartizione varietale rispecchia grossomodo quella della denominazione di Saint-Émilion, per cui ritroviamo l’80% di merlot, il 10% di cabernet franc e il 10% di cabernet sauvignon. Su suoli a composizione mista ricchi di sabbia, argilla e calcare, viti che si attestano su un’età media di trent’anni sono allevate con cura e rigore, nel pieno rispetto di ambiente ed ecosistema, così da arrivare a produrre grappoli pregiati ed eccellenti. Uve che in cantina sono lavorate secondo regole ferree e tradizionali: la fermentazione alcolica è svolta a temperatura controllata in vasche di acciaio inox, la fermentazione malolattica è eseguita in barrique, e l’invecchiamento è svolto per 18 mesi in botti di rovere nuove al 30%. Questi i punti fermi da cui prendono vita ogni anno circa 15mila bottiglie, ovvero vini, quelli che recano sovraimpresso il nome dello Château Ferrand Lartigue, espressivi, fedeli al terroir di appartenenza e qualitativamente eccezionali.