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Caccia al Piano

Era la fine degli anni novanta quando la famosa azienda franciacortina “Guido Berlucchi” individuò, non lontano da Bolgheri, il luogo ideale per dare vita a una nuova realtà produttiva, ovvero a una cantina capace di dare alla luce grandi vini rossi di caratura internazionale. Nacque in questa maniera “Caccia al Piano”, una tenuta di venti ettari nel cuore del comune di Castagneto Carducci, uno dei luoghi più prestigiosi di tutta la Toscana vitivinicola.
Si tratta di un lembo di terra in cui il clima è ideale per la coltivazione della vite: da una parte le continue brezze marine provenienti dalla costa tirrena, mentre dall’altra le vicine montagne che riparano le colline stesse dai venti più freddi, portando a vini rossi distesi ed eleganti, rispettivamente a base di merlot e di cabernet sauvignon, ma anche ottimi vermentini. Si chiamano “Ruit Hora” e “Levia Gravia”: un diretto omaggio a quel Giosuè Carducci (sono il titolo di una poesia e di una raccolta di poesie scritte dal poeta stesso) che proprio a Castagneto Carducci trascorse parte della sua vita.
Al momento, tra i filari la conduzione è affidata all’agronomo Claudio Fiorentino Santini, che è colui che si occupa della gestione dei tre distinti appezzamenti vitati: l’omonimo “Caccia al Piano”, situato nei pressi della cantina, “Le Grottine”, che si incontra percorrendo la via Bolgherese, e il “San Biagio”, posto sulla collina di Castiglioncello. Su terreni particolarmente vocati, sono allevate e raccolte uve pregiate e schiette, cha all’arrivo in cantina incontrano la firma enologica di Francesco Ziliani. Alla fermentazione alcolica svolta in tini di acciaio, segue un periodo di riposo in barrique di rovere: da qui nascono le etichette di Caccia al Piano, che con una produzione annua di oltre 100mila bottiglie, ci regala vini di notevole struttura, caratterizzati da longevità ed equilibrio, e contraddistinti da una profonda identità territoriale.
Etichette che rispecchiano fedelmente la migliore essenza delle terre bolgheresi.