Priorat Blanc "Pedra de Guix" 2022 - Terroir al Limit
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- Annata: 2022
- Denominazione: Priorat DO
- Vitigno: grenache blanc 33%, pedro ximenez 33%, macabeo 33%
- Alcol: 13%
- Formato: 0.75L
- Allergeni: Solfiti
- Consumo ideale: 2025/2029
- Temperatura di servizio: 8/10 °C
- Momento per degustarlo: Cena estiva
- Giudizio di Tannico: 95pt
- Tipologia: Bianco
- Abbinamenti: Antipasti di pesce, Molluschi, Secondi di pesce, Torte salate
Note di degustazione
Abbinamenti
Priorat Blanc "Pedra de Guix" 2022 - Terroir al Limit: Perchè ci piace
Cantina
La Spagna ha una tradizione vinicola che parte da molto lontano nel tempo, con più di 200 vitigni conosciuti e altri 300 ancora sconosciuti sparsi nel Paese. La sua grande varietà di vitigni e la vastità del territorio coltivato, circa 1 milione di ettari, la rendono la più grande superficie viticola al mondo. Il 75% della sua superficie è dedicata a 15 vitigni prettamente spagnoli e, seppur le coltivazioni siano le più estese, la Spagna è lontana dall’essere un produttore di vini di massa: qui le rese per ettaro sono tra le più basse del continente.
La Spagna, è caratterizzata da una pluralità di denominazioni, piccole o più ampie, sparse in tutte le regioni del paese. Due delle più importanti denominazioni si trovano nella regione della Catalogna: Penedès, culla del Cava - lo spumante metodo classico della Spagna - e Priorato, dove nascono grandi vini rossi da Garnacha.
Terroir al Limit è un progetto nato nel 2001 dall'iniziativa di tre persone appassionate e fortemente motivate a valorizzare il prezioso patrimonio viticolo e il particolare territorio proprio della zona del Priorato: Eben Sadie, affermato enologo sudafricano, Dominik Huber, studente tedesco di economia, e Jaume Sabaté, investitore spagnolo. L'idea dei tre è stata sin dagli esordi quella di ricercare la massima espressione di vitigno possibile, da qui anche la scelta del nome della cantina. La conduzione delle vigne è integralmente biodinamica: la terra viene lavorata solo con muli e cavalli, senza utilizzo di macchinari. Da queste metodologie naturali, Huber - colui che oggi si occupa direttamente e principalmente delle vigne e della cantina - elabora vini con caratteristiche molto diverse da quelle tradizionali della zona del Priorato: i vini rossi di Huber giocano sulla finezza e sull'equilibrio più che sugli estratti o sulla potenza, avvicinandosi così allo stile dei Pinot Nero della Borgogna.