Nel cuore della provincia di Liaoning, nel nord-est della Cina, nasce un Gin unico, che racconta la storia di una famiglia e di un territorio. Il creatore, Hubert Tse, discendente di una stirpe di produttori di spezie, ha infatti deciso di valorizzare il patrimonio botanico cinese attraverso un distillato innovativo. Questo spirito, battezzato Porcelain, è il frutto di una ricerca meticolosa che ha richiesto oltre trenta tentativi prima di raggiungere la perfezione. Il risultato è un "Shanghai Dry Gin" che racchiude l'essenza di 18 botaniche, di cui il 90% proviene da coltivazioni familiari e dai mercati locali. Il processo di distillazione avviene in un alambicco di rame da 500 litri, soprannominato Mulan, appositamente progettato; le erbe principali vengono macerate per una notte intera, mentre quelle più delicate passano attraverso una camera di infusione e gli aromi vengono poi raffinati in una colonna di distillazione a sei piastre prima della condensazione finale. Tra gli ingredienti chiave figurano il ginepro della Mongolia, le bacche di Goji, il pepe del Sichuan e vari agrumi, oltre a sei componenti tenuti segreti. Una variante, il Mandarin Gin, include anche scorza di mandarino. L'attenzione ai dettagli si estende anche al design della bottiglia, che evoca i celebri vasi di porcellana cinese; creata dall'artista Lala Curio e prodotta a Hong Kong, l'elegante confezione è un omaggio alla ricca tradizione culturale cinese.