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Marie Courtin

Questo piccolo produttore di Champagne è gestito da Dominique Moreau, nipote di Marie Courtin, che si occupava personalmente delle vigne quando gli uomini della famiglia combattevano durante la prima guerra mondiale, mentre molte altre famiglie abbandonavano del tutto le loro vigne, mettendosi in salvo o tentando la fuga. Dominique coltiva un minuscolo territorio costituito da non più di 2,5 ettari nel villaggio di Polisot; ci troviamo nella regione Côte des Bar della Champagne; qui, dopo molti anni in cui sono stati in qualche modo trascurati, questi terroir meridionali - Polisot è più vicino a Chablis che a Reims, giusto per fare una riflessione di tipo geografico - ospitano alcuni dei coltivatori di Champagne più eccitanti dell’intera scena odierna. I vigneti sono piantati quasi interamente a pinot nero, con un minuscolo tratto di 0,5 ettari dedicati allo chardonnay. Le viti sono allevate secondo principi totalmente biologici e biodinamici, un approccio che – seppur in crescita – è ancora molto raro nei confini della regione. La filosofia qui è sempre stata riassunta dalla frase "un vitigno, un vigneto, un'annata", in netto contrasto con l'enfasi posta sull'assemblaggio dalla stragrande maggioranza dei produttori della zona. Le rese sono mantenute molto basse, per garantire frutti perfettamente maturi e Dominque non aggiunge alcun zucchero durante la fase di imbottigliamento: tutti gli Champagne sono infatti Extra Brut a livello di residuo zuccherino. Gli Champagne prodotti, su tutti l’ “Amphores”, il “Concordance” “Efflorescence”, e l’“Eloquence”, hanno un carattere puro e unico e vibrante, che deve essere degustato con attenzione per essere veramente compreso, vista la poca relazione che hanno con gli Champagne prodotti “in serie” e pesantemente lavorati che spesso si trovano in commercio.