La Sicilia è unâisola dellâItalia del sud che riveste oggigiorno un ruolo rilevante nel panorama della viticoltura italiana. I vigneti del territorio siciliano ricoprono circa 123 mila ettari.
La viticoltura in Sicilia ha origini antichissime, risalenti addirittura prima dellâarrivo dei Greci, nel 2000 a.C.. Furono i Greci, tuttavia, ad apportare migliorie nella qualitĂ della produzione dei vini locali, sino poi allâarrivo dei Romani, i quali abbandonarono la coltivazione della vite a favore di quella del grano. Con le conquiste successive dellâisola, lâattivitĂ vitivinicola riprende vigore, sino alla distruzione causata dalla fillossera e dalla peronospora agli inizi del â900, dopo la quale il panorama viticolo siciliano ne risultò profondamente trasformato.
Era il lontano 1435, quando a Catania venne fondata unâassociazione tra vitivinicoltori chiamata la âMaestranza dei Vigneriâ. Si trattava in sostanza di una corporazione, che attualmente, a distanza di poco meno di sei secoli, rivive ed è rinnovata sotto il nome de âI Vigneriâ, consorzio vitivinicolo guidato da Salvo Foti, che raggruppa veri vignaioli siculi ed è finalizzato a perseguire una viticoltura tradizionale e di eccellenza.
Simone e Andrea Foti, di 27 e 23 anni, rappresentano la continuitĂ generazionale dellâazienda I Vigneri di Salvo Foti. Dopo studi ed esperienze vitivinicole in Italia e allâestero oggi collaborano attivamente nellâazienda di famiglia affiancando il padre in cantina e in vigna. Con Simone e Andrea è arrivata nuova âlinfaâ, che ha prodotto anche la realizzazione di nuove etichette da vigne di recente acquisto. Lo stile produttivo segue sempre la filosofia de I Vigneri: vigne ad alberello, coltivate manualmente con unâattenzione particolare al rispetto per la materia prima, il territorio e le maestranze autoctone. I nuovi vini di Simone e Andrea, si ânutronoâ di quelli che sono sempre stati i valori vitivinicoli e umani dellâazienda di famiglia, ma con unâinterpretazione finale propria che li distingue e li rende unici. I due giovani ragazzi hanno voluto sperimentare nuove produzioni, sia partendo da vecchie vigne di vitigni che non rientrano nel disciplinare Etna DOC, come la vinificazione del grenache in purezza, con viti con oltre 100 anni di etĂ , sia introducendo altri vitigni alloctoni, come lo chenin blanc e il pinot blanc, al fine di ampliare la biodiversitĂ viticola del territorio etneo e anche per affrontare al meglio le nuove sfide dei cambiamenti climatici.