Quanti tipi di Rum esistono? La guida completa di Tannico
Di Valeria Gubelli
Distillato ottenuto dalla fermentazione della canna da zucchero, prodotto tradizionalmente nella zona tropicale e nell’area caraibica, il Rum era un tempo la bevanda prediletta da schiavi delle colonie e dai pirati, evocatrice di avventure al largo dei sette mari.
La storia del Rum ha origini antiche, dato che già in Oriente, nel XIV secolo, si ricavavano alcolici dal succo della canna da zucchero; dopo le prime distillazioni nel Regno Unito, la produzione artigianale di Rum si estese anche nei Caraibi, con delle attestazioni risalenti alla seconda metà del XVII secolo nelle Barbados. Il viaggio del distillato caraibico continuò poi negli Stati Uniti, e, quando la Marina Reale britannica invase la Giamaica, iniziarono il commercio e la diffusione in tutta Europa.
Nacquero così molte delle distillerie tutt’ora conosciute in tutto il globo, che realizzano rum diversissimi tra loro, rappresentazione della varietà e delle potenzialità di questo distillato: Zacapa in Guatemala, Havana Club a Cuba, Mount Gay nelle Barbados, Appleton Estate in Jamaica, Diplomatico in Venezuela…
Apprezzato e bevuto in tutto il mondo, il Rum oggi è uno dei distillati più conosciuti e più versatili, ideale per la creazione di svariati cocktail e al tempo stesso invitante da sorseggiare nei momenti di relax; ma quanti tipi di rum esistono, e come si classificano?
Classificazione per Materia Prima
La distillazione può essere effettuata a partire dalla Melassa o dalla Canna da zucchero.
Il Rum da Melassa è ottenuto a partire dalla pasta densa che si ricava facendo bollire il succo di canna pressato; alla melassa vengono aggiunti acqua e lieviti, per poi innescare la fermentazione. Si tratta di un Rum tradizionale, di produzione industriale;
Il Rum realizzato a partire dal succo di canna puro fermentato è detto anche Rhum Agricole e si distingue per la finezza dei sentori: il metodo produttivo è originario delle Antille francesi, dove si produce il pregiato Martinique AOC.
Classificazione per Colore
Il Rum bianco solitamente è un Rum giovane, in cui si apprezzano gli aromi e i sentori della materia prima utilizzata; può essere pregiato o più commerciale, in ogni caso è un’ottima base per la miscelazione e la creazione di deliziosi cocktail;
Il Rum oro o dorato, assume questa colorazione dopo un breve invecchiamento in botti di legno;
Il Rum scuro sosta per lungo tempo in legno, acquisendo sentori speziati, aroma tostato e note dolci, legati all’affinamento: l’intensità della colorazione dipende anche dal tipo di botte e dal clima del luogo dove avviene l’invecchiamento.
Classificazione per Stile
English Style vengono definiti così i distillati provenienti dalle ex-colonie inglesi, come Jamaica, Barbados, Guyana: solitamente sono ricavati da melassa e distillati con alambicco Pot Still;
Spanish Style sono i rum provenienti da Cuba, Repubblica Dominicana e dalle ex-colonie spagnole in genere, caratterizzati dall’utilizzo della melassa e della distillazione Column Still; spesso l’invecchiamento avviene con il metodo Solera;
French Style ovvero i distillati prodotti nelle ex-colonie francesi come Martinica e Guadalupa: detti anche Rhum Agricole, sono ottenuti dalla distillazione del succo di canna da zucchero, con Column Still.

Classificazione per Invecchiamento
Non invecchiati sono i rum bianchi, che non hanno subito nessun invecchiamento, ideali per la mixology;
Invecchiati vengono classificati con criteri diversi, in base all’area di provenienza del distillato: in questa categoria rientrano tutti i rum che trascorrono un periodo di affinamento in legno, a partire da un invecchiamento minimo di 12 mesi, fino a lunghe soste, che si protraggono anche oltre 10-15 anni.
L’invecchiamento “tropicale” (o tropical ageing) aggiunge un’ulteriore variabile, dato che i distillati che affinano in luoghi caratterizzati da tali condizioni climatiche peculiari presentano un’evaporazione intorno al 6 – 8%, a differenza di quella intorno al 2 – 4% data dal clima continentale. Così un rum invecchiato nei Tropici avrà caratteristiche completamente diverse all’omologo europeo o nordamericano, e il suo affinamento sarà più rapido nel tempo;
Solera: utilizzato in origine in Spagna per la produzione dello Sherry, il metodo Solera consiste nel sovrapporre le botti in base al numero di anni di invecchiamento che si vogliono ottenere. Ogni volta che parte del distillato presente nelle botti più vecchie viene imbottigliato, le botti vengono rabboccate con del rum proveniente dalle botti del livello successivo; l’operazione si ripete fino all’ultimo livello di botti. Il Rum così ottenuto si presenta particolarmente complesso e ricco di sentori.
Tipologie Speciali
Rum speziati: è una variante ottenuta aromatizzando il distillato puro con spezie, come vaniglia, zenzero, cannella, e scorze d’agrumi;
Rum overproof: particolarmente apprezzati nei Caraibi, sono caratterizzati da una gradazione alcolica superiore a quella media, dato che non vengono diluiti con acqua (o ne viene aggiunta poca) dopo la distillazione;
Blend: sono i rum ottenuti dalla miscela di prodotti differenti, che possono essere provenienti dalla stessa distilleria o da aziende diverse.