Vouvray Méthode Traditionnelle Brut 2022 - Domaine Carême
Vouvray Méthode Traditionnelle Brut 2022 - Domaine Carême
Vouvray Méthode Traditionnelle Brut 2022 - Domaine Carême
Vouvray Méthode Traditionnelle Brut 2022 - Domaine Carême
Domaine Carême

Vouvray Méthode Traditionnelle Brut 2022 - Domaine Carême

26,00 €
Esaurito
  • Annata: 2022
  • Denominazione: Vouvray AOC
  • Vitigno: chenin blanc 100%
  • Alcol: 13%
  • Formato: 0.75L
  • Allergeni: Solfiti
  • Consumo ideale: 2025/2029
  • Temperatura di servizio: 8/10 °C
  • Momento per degustarlo: Aperitivo
  • Giudizio di Tannico: 82pt
  • Tipologia: Spumante
  • Abbinamenti: Antipasti di pesce, Antipasti di terra, Piatti vegetariani, Salumi

Note di degustazione

All’esame visivo si annuncia con un colore tipicamente paglierino, con un perlage fine e persistente. Il naso è dominato da un ventaglio di profumi minerali e agrumati, impreziositi da tocchi di albicocca, pesca e fiori bianchi. All’assaggio è di corpo leggero, equilibrato, scorrevole, con un sorso fresco e sapido.

Abbinamenti

E’ perfetto per l’aperitivo, dove dimostra tutta la propria versatilità. Assolutamente da provare con un salmone affumicato.

Vouvray Méthode Traditionnelle Brut 2022 - Domaine Carême: Perchè ci piace

Questo Méthode Traditionnelle Brut, come si evince già a partire dal nome dell’etichetta, è una versione spumantizzata del vitigno di riferimento della Vouvray AOC, lo chenin blanc. Le diverse fasi di vinificazione seguono i principi tipici del Metodo Champenoise, e il risultato dà alla luce una bottiglia dal profilo spiccatamente sapido e agrumato. Una bollicina francese con cui Vincent, anima e cuore del Domaine Carême, ci regala la felicità allo stato liquido, con cui brindare all’ora dell’aperitivo.

Cantina

Domaine Carême è una piccola realtà produttiva francese, situata a Vouvray, comune che fa parte della Valle della Loira. Ci troviamo all’interno di una regione vitivinicola che è particolarmente rinomata per la produzione di vini bianchi, e che, vista l’estensione, attraversa microclimi diversi, ideali per la creazione di tipologie i cui stili risultano sostanzialmente differenti al palato.

In particolare, proprio a Vouvray, un ruolo di spicco spetta a un vitigno su tutti, lo chenin blanc. Tra le diverse realtà produttive della zona che si dilettano nel declinarlo, risalta il Domaine Carême, al cui capo troviamo Vincent, giovane che rappresenta la faccia del nuovo stile dei vini qui creati, una volta identificati come prodotti di basso livello, da riversare a poco costo soprattutto nel mercato dell’export.

Vincent infatti, sin dall’inizio della propria avventura vitivinicola, ha sentito in maniera forte il legame con il mondo rurale del vino, dove l’approccio naturale è indispensabile per rendere onore al terroir di provenienza. Proprio per questo la cantina è certificata come biologica, a compimento di un percorso che vuole tutelare l’ambiente e la natura circostante i vigneti. 

Tra i filari, che si estendono per una superficie vitata pari a 14 ettari, l’unico interprete è ovviamente sua maestà lo chenin blanc, vitigno che, grazie alle temperature piuttosto rigide, riesce a presentarsi con un interessante livello di acidità, i cui segreti vengono tramandati in questo territorio di generazione in generazione. 

Ogni anno dalle mura del Domaine Carême escono circa 60.000 bottiglie, ripartite in poco meno di dieci etichette; accanto ai vini bianchi fermi, come il Sec e il “Le Clos”, meritano un assaggio i “pétillant”, ovvero sia il Metodo Champenoise Brut – perfetto per gli aperitivi più raffinati – che il Metodo Ancestrale, che, nel millesimo 2015, si presenta con una beva a dir poco piacevole e seducente, davvero interessante.

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