Ischia Falanghina DOC “Gran Tifeo” 2023 - Cenatiempo
Cenatiempo

Ischia Falanghina DOC “Gran Tifeo” 2023 - Cenatiempo

9,50 €
Esaurito
  • Annata: 2023
  • Denominazione: Ischia Falanghina DOC
  • Vitigno: falanghina 100%
  • Alcol: 12.5%
  • Formato: 0.75L
  • Allergeni: Solfiti
  • Consumo ideale: 2024/2027
  • Temperatura di servizio: 8/10 °C
  • Momento per degustarlo: Cena tra amici
  • Giudizio di Tannico: 83pt
  • Tipologia: Bianco
  • Abbinamenti: Antipasti di pesce, Primi di pesce

Note di degustazione

Nel calice si presenta con un colore giallo paglierino luminoso. Naso caratterizzato da piacevoli profumi floreali e fruttati, uniti a sensazioni minerali. All’assaggio è vivace, scorrevole, minerale, dotato di un’ottima spalla acida.

Abbinamenti

Bianco perfetto per un pranzo o una cena di pesce, specialmente se a base di crostacei.

Ischia Falanghina DOC “Gran Tifeo” 2023 - Cenatiempo: Perchè ci piace

Il Gran Tifeo” nasce da uve falanghina coltivate sull’isola di Ischia a quote variabili comprese tra i 50 e i 500 metri S.l.m. Dopo la vendemmia, rigorosamente manuale, le uve subiscono una pressatura e avviene la fermentazione in acciaio, seguita da una maturazione svolta in parte in cemento. Un bianco dalla notevole aderenza territoriale.

Cantina

La cantina Cenatiempo si trova sulla statale che dal porto di Ischia conduce a Casamicciola. Il primo nucleo aziendale risale al 1945, quando, sulla spinta della ancora predominante vocazione agricola dell’isola, l’attività era dedicata al commercio di vino sfuso verso la terraferma. Con la crescita esponenziale dell’economia turistica ischitana, cambia rapidamente anche la tipologia di consumo: aumenta la richiesta locale e vengono eseguiti sempre più passaggi direttamente nelle cantine di proprietà. Alla fine degli Anni ’70 cambia completamente il trend di consumo del vino ischitano e l’attività della cantina Cenatiempo viene esclusivamente assorbita dai vini in bottiglia. Nel 1993 vengono vinificate in proprio le prime partite di uva, per arrivare poi al 2005 anno in cui avviene l’ultima svolta: la conduzione diretta dei vigneti. Oggi la cantina dispone di vigne storiche in conduzione, scelta fortemente voluta da Pasquale, attuale proprietario. In vigna la strada intrapresa è quella della biodinamica, ritornando al passato con sovesci ed uso di letame per la concimazione, ed in cantina la ricerca è orientata sulla fragranza del prodotto limitando l’utilizzo del legno in fase di maturazione. La gamma di vini prodotti raggiunge risultati ragguardevoli e porta nel bicchiere una bella rappresentazione dell’enologia ischitana.

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