Fiano di Avellino DOCG "Sequenzha" 2023 - Benito Ferrara
Fiano di Avellino DOCG "Sequenzha" 2023 - Benito Ferrara
Fiano di Avellino DOCG "Sequenzha" 2023 - Benito Ferrara
Fiano di Avellino DOCG "Sequenzha" 2023 - Benito Ferrara
Benito Ferrara

Fiano di Avellino DOCG "Sequenzha" 2023 - Benito Ferrara

18,90 € Sconto 10% Prima era: 21,00 € ? Prezzo più basso: 21,00 € ?
Esaurito
  • Annata: 2023
  • Denominazione: Fiano di Avellino DOCG
  • Vitigno: fiano 100%
  • Alcol: 14.5%
  • Formato: 0.75L
  • Allergeni: Solfiti
  • Consumo ideale: 2024/2026
  • Temperatura di servizio: 8/10 °C
  • Momento per degustarlo: Bicchiere quotidiano
  • Giudizio di Tannico: 85pt
  • Tipologia: Bianco
  • Abbinamenti: Crostacei, Piatti vegetariani, Secondi di pesce

Note di degustazione

Allesame visivo si presenta con un colore giallo paglierino luminoso. I profumi che si avvertono al naso sono ampi e interessanti: note di nocciola leggermente tostata si intersecano ad aromi più fruttati, che lasciano spazio in sottofondo a leggere nuances erbacee. Al palato è asciutto, vivace e snello, con una chiusura minerale.

Abbinamenti

Una bottiglia che si presta ad essere bevuta sia durante aperitivi che a tutto pasto; è particolarmente indicato per accompagnare primi e secondi piatti a base di pesce. Da urlo con filetti di rombo al limone.

Fiano di Avellino DOCG "Sequenzha" 2023 - Benito Ferrara: Perchè ci piace

Una delle più importanti e pregiate DOCG di tutta la Campania, la Fiano di Avellino, trova vivida espressione in questo prodotto dellazienda agricola Benito Ferrara. Il Sequenzha è un vino vivace e allegro, molto poliedrico, perfetto da bere tutti i giorni senza mai scadere nella banalità, ma anzi concedendosi il lusso di una bottiglia realmente soddisfacente. Le uve fermentano a temperatura controllata in acciaio inox, per poi affinare lentamente, sempre in acciaio, per altri 8 mesi. Una bottiglia didattica, che rappresenta in maniera esaustiva ciò che può offrire questo terroir: imperdibile.

Cantina

Agli inizi del XX secolo risalgono le origini dell’azienda agricola “Benito Ferrara”, estesa su una superfice complessiva che sfiora i dieci ettari e particolarmente attiva in ambito vitivinicolo. Con appezzamenti vitati rientranti nei territori sia del comune di Tufo - situati esattamente nella frazione di San Paolo - sia del comune di Montemiletto, la cantina si trova in una zona che, per tradizione, è altamente vocata alla coltivazione delle varietà del greco di Tufo e dell’aglianico. Coltivando i propri vigneti a un’altitudine variabile tra i 450 e i 600 metri sul livello del mare, l’azienda vede iniziare la propria storia moderna verso gli anni ’50, quando è proprio Benito Ferrara che, grazie alla sua innovativa mentalità di lungimirante imprenditore, dà il via alla costruzione di una propria cantina, al fine di produrre e imbottigliare vino indipendentemente. Oggi le redini dell’azienda sono rette dalla figlia di Benito, Gabriella Ferrara, la quale, con l’aiuto del marito Sergio e continuando a percorrere le orme del padre, ma poi anche per merito della propria abilità e dedizione, è riuscita a far assumere alla sua impresa un ruolo di prestigio per ciò che riguarda la produzione dei vini di qualità campani, ed è riuscita soprattutto a conquistarsi importanti fette di mercato appartenenti al panorama enologico italiano e statunitense. In vigna, la conduzione agricola è convenzionale, ma l’uso di sostanze di sintesi è oculato e attento, sempre ridotto al minimo indispensabile. In cantina, ogni passaggio è volto a esaltare e valorizzare le peculiarità intrinseche di varietale e terroir, per cui è difficile aggiungere di più: nascono così etichette di assoluto livello qualitativo. Partendo dal celebratissimo Greco di Tufo “Vigna Cicogna”, si arriva all’Aglianico “Quattro Confini”, passando per il Fiano di Avellino: bottiglie, quelle che recano sovraimpresso il nome di “Benito Ferrara”, complesse, compatte, energiche e vitali, eccellenti e di sicura affidabilità.

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