Irpinia Aglianico DOC “Quattro Confini” 2021 - Benito Ferrara
Irpinia Aglianico DOC “Quattro Confini” 2021 - Benito Ferrara
Irpinia Aglianico DOC “Quattro Confini” 2021 - Benito Ferrara
Irpinia Aglianico DOC “Quattro Confini” 2021 - Benito Ferrara
Irpinia Aglianico DOC “Quattro Confini” 2021 - Benito Ferrara
Irpinia Aglianico DOC “Quattro Confini” 2021 - Benito Ferrara
Benito Ferrara

Irpinia Aglianico DOC “Quattro Confini” 2021 - Benito Ferrara

17,00 €
  • In pronta consegna (fino a 6 prodotti)
  • Annata: 2021
  • Denominazione: Irpinia DOC
  • Vitigno: aglianico 100%
  • Alcol: 13%
  • Formato: 0.75L
  • Allergeni: Solfiti
  • Consumo ideale: 2023/2028
  • Temperatura di servizio: 16/18 °C
  • Momento per degustarlo: Cena tra amici
  • Giudizio di Tannico: 91pt
  • Tipologia: Rosso

Note di degustazione

Nel calice ha un colore rosso rubino luminoso e brillante. Il ventaglio di profumi che si propagano al naso evidenzia note di ciliegia marasca e viola, alternate a sentori speziati e di vaniglia. Al palato è secco, di medio corpo, equilibrato e vellutato. Chiude con un finale persistente caratterizzato da un leggero retrogusto olfattivo di liquirizia e catrame.

Abbinamenti

E un vino che ha uneccellente vocazione gastronomica; da bere a tutto pasto, accompagna egregiamente sia primi che secondi piatti. Perfetto con lagnello allo spiedo.

Irpinia Aglianico DOC “Quattro Confini” 2021 - Benito Ferrara: Perchè ci piace

Laglianico è, senza ombra di dubbio, il vitigno campano a bacca rossa per eccellenza: lazienda agricola Benito Ferrara, fortemente legata al territorio, è maestra nel declinare questuva in più versioni, tra le quali spicca lIrpinia DOC. Le uve macerano per alcuni giorni, per poi fermentare in acciaio inox; si prosegue poi con la fase di affinamento, svolto per il 30% della massa in barriques di secondo passaggio per 11 mesi, e per il 70% della massa in acciaio. Il Quattro Confini è un Aglianico giovane, fine ed equilibrato, che si fa bere con grande piacevolezza.

Cantina

Agli inizi del XX secolo risalgono le origini dell’azienda agricola “Benito Ferrara”, estesa su una superfice complessiva che sfiora i dieci ettari e particolarmente attiva in ambito vitivinicolo. Con appezzamenti vitati rientranti nei territori sia del comune di Tufo - situati esattamente nella frazione di San Paolo - sia del comune di Montemiletto, la cantina si trova in una zona che, per tradizione, è altamente vocata alla coltivazione delle varietà del greco di Tufo e dell’aglianico. Coltivando i propri vigneti a un’altitudine variabile tra i 450 e i 600 metri sul livello del mare, l’azienda vede iniziare la propria storia moderna verso gli anni ’50, quando è proprio Benito Ferrara che, grazie alla sua innovativa mentalità di lungimirante imprenditore, dà il via alla costruzione di una propria cantina, al fine di produrre e imbottigliare vino indipendentemente. Oggi le redini dell’azienda sono rette dalla figlia di Benito, Gabriella Ferrara, la quale, con l’aiuto del marito Sergio e continuando a percorrere le orme del padre, ma poi anche per merito della propria abilità e dedizione, è riuscita a far assumere alla sua impresa un ruolo di prestigio per ciò che riguarda la produzione dei vini di qualità campani, ed è riuscita soprattutto a conquistarsi importanti fette di mercato appartenenti al panorama enologico italiano e statunitense. In vigna, la conduzione agricola è convenzionale, ma l’uso di sostanze di sintesi è oculato e attento, sempre ridotto al minimo indispensabile. In cantina, ogni passaggio è volto a esaltare e valorizzare le peculiarità intrinseche di varietale e terroir, per cui è difficile aggiungere di più: nascono così etichette di assoluto livello qualitativo. Partendo dal celebratissimo Greco di Tufo “Vigna Cicogna”, si arriva all’Aglianico “Quattro Confini”, passando per il Fiano di Avellino: bottiglie, quelle che recano sovraimpresso il nome di “Benito Ferrara”, complesse, compatte, energiche e vitali, eccellenti e di sicura affidabilità.

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