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Gian Luca Colombo

Gian Luca Colombo è cresciuto in Langa e per lui non è stato difficile sviluppare, con gli anni, una vera e propria passione per il vino che si è poi tramutata in un lavoro a tempo pieno. Dopo il diploma alla scuola enologica di Alba e la Laurea in Scienze Viticole ed Enologiche, infatti, Gian Luca ha deciso di mettersi in gioco in prima persona, dando vita a Segni di Langa, la sua azienda agricola.
Vincitore, nel 2014, del premio Gambelli come miglior giovane enologo italiano, Gian Luca ha avviato il tutto partendo da una varietà enigmatica: il pinot nero.
Questa scelta gli ha permesso di continuare a crescere, affinando sempre più la sua sensibilità enologica. Gian Luca, fin dall'inizio, ha guardato all'ambiente, al territorio e alla purezza varietale con rispetto, interpretando ogni vigneto in modo esclusivo e seguendo, con attenzione, la fermentazione senza intervenire troppo, però, sull'evoluzione del vino. L’affinamento in legno, infatti, è importante ma mai prevalente, perché Gian Luca intende dar voce, prima di ogni altra cosa, al grande connubio tra il vitigno e la Langa.
Gian Luca lavora, ogni giorno, con la convinzione che per produrre vini eccellenti non servano grandi tecnologie o sofisticati calcoli, e che occorra, piuttosto, una progettualità della qualità; qualità che per lui si deve, al 95%, a ottime uve, e per il restante 5% alla cura necessaria a non rovinare ciò che la natura ha, spontaneamente, creato. Oltre al Pinot Nero, tra i vini di Gian Luca spicca certamente la Barbera d'Alba "Greta", dedicata a sua figlia, e prodotta solo in alcune annate e senza aggiunta di solfiti, a partire da vecchie viti e da uve raccolte solo a perfetta maturazione. Ogni bottiglia firmata Segni di Langa riporta, infine, l'impronta digitale di Gian Luca, come segno, distintivo e indelebile, della passione e del forte impegno da cui è nata.

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