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Elio Ottin

Nel 1989 Elio Ottin era giovane e non aveva, certamente, paura di sognare; dopo la formazione presso l’Institut Agricole Regional, all’età di 23 anni acquistò i primi appezzamenti di terra nell’area tra i comuni di Quart e Saint-Cristophe, in Valle d'Aosta. Si trattava di un terreno vergine, difficile da lavorare, con forti pendenze e uno scheletro molto importante; un terreno che qualche anno dopo sarebbe diventato ‘terroir’, segnando con un'impronta inconfondibile tutti vini del Domaine e conferendo loro mineralità e verticalità. Parlar di vino, però, era ancora presto e l’azienda come la si conosce oggi si occupava allora di coltivazione di mele, uva e allevamento di bovini; si trattava di piccoli appezzamenti e pochi capi di bestiame, ma il momento era buono e con la giusta determinazione crescere sembrava davvero possibile.
Nel 1999, però, Elio prese quella che si sarebbe rivelata, poi, la scelta più importante e giusta della sua vita: lasciò definitivamente il posto fisso negli uffici regionali, per dedicarsi interamente alla sua attività.
Fame di migliorare, passione ed entusiasmo portarono in breve l’azienda a espandersi fino ad arrivare a una superficie di 13 ettari così divisi: 4 ettari a vite, 4 ettari a meleto e 5 ettari a pascolo. Il 2007 è, poi, stato l'anno zero, con una produzione di 30 mila bottiglia e 3 vini: la Petite Arvine, il Pinot Noir e il Torrette Superieur. Negli anni successivi, la gamma dei vini è stata, poi, rinforzata dall’arrivo del Fumin (vitigno autoctono vinificato in purezza) e, nel 2011, del ""Nuances"", selezione di petite arvine vinificata in legno.
Con l’inserimento, infine, nel 2014, di 3 nuovi ettari si può, con buona probabilità, dire che a livello quantitativo si sia arrivati alla dimensione ideale, senza mai dimenticare, però, che la strada per la qualità è un percorso infinito; oggi, accanto ad Elio, c'è anche suo figlio Nicolas, che lo affianca nel lavoro con la stessa passione e la stessa dedizione.