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Caprili

Le origini della cantina

Collocata nel comune di Montalcino, in provincia di Siena, in un terroir universalmente noto per l’elevato standard qualitativo della sua produzione vinicola, l’azienda Caprili fu fondata nel 1965 da Alfio Bartolommei.

Nel 1911 la famiglia risiedeva nel Podere Poggi, poi si spostò nel 1952 nel Podere Caprili, per iniziare, circa un decennio dopo, a impiantare il primo vigneto, chiamato “madre”, da cui ancora oggi si ricavano i cloni varietali per le nuove vigne.

Il primo Brunello di Montalcino fu imbottigliato nel 1978 e messo in commercio nel 1983. Attualmente si occupa dell’azienda la terza generazione.

I vini toscani della cantina Caprili

Attualmente l’azienda si estende per 15,5 ettari, sulle dolci colline, tra i 200 e i 400 metri di altitudine, con un terreno sassoso e ricco di minerali, che si estendono tra i fiumi Orcia e Ombrone: la maggior parte del terreno è occupato dalle vigne di sangiovese grosso, da cui si ottiene il celebre Brunello di Montalcino e il Rosso di Montalcino DOC, ma si coltivano anche trebbiano toscano, malvasia e vermentino.

Si vinificano esclusivamente uve provenienti dai vigneti aziendali; grazie all’esposizione favorevole e al clima mitigato dai venti marini, l’utilizzo di fungicidi è limitato al minimo indispensabile.

Anche il processo produttivo, con l’obiettivo di conferire al vino una precisa identità sensoriale e rappresentativa del territorio, utilizza solo lieviti indigeni.
Grazie a questi accorgimenti, ogni annata avrà un’identità unica e irripetibile.