Pinot Bianco: caratteristiche e abbinamenti
Di Redazione
Il Pinot Bianco è un vitigno affascinante e versatile che merita decisamente più attenzione di quanta ne riceva spesso. Originario della Borgogna, questo cultivar è una mutazione genetica del Pinot Nero e fa parte della rinomata, e numerosa, famiglia dei Pinot.
Le caratteristiche organolettiche del Pinot Bianco
Colore: il vino prodotto da uve Pinot Bianco si presenta tipicamente di un colore giallo paglierino delicato, talvolta con riflessi verdognoli nella sua giovinezza.
Profumo: al naso, il Pinot Bianco offre un bouquet elegante e discreto. Si possono percepire note di mela verde, pera, agrumi come il limone, e spesso un tocco floreale di biancospino o acacia. Nei migliori esempi, si possono riscontrare anche sentori di mandorla fresca e una sottile mineralità.
Gusto: al palato, il Pinot Bianco si distingue per la sua freschezza vivace e la sua struttura media. Presenta un'acidità ben bilanciata che conferisce al vino una piacevole sapidità. I sapori rispecchiano gli aromi, con note fruttate di mela e pera in primo piano, accompagnate da una leggera nota erbacea e minerale.

Diffusione e stili di vinificazione del Pinot Bianco
Il Pinot Bianco è un vitigno che predilige climi freschi e terreni calcarei. È noto per la sua precocità di maturazione e per la sua sensibilità alle malattie fungine, richiedendo quindi un'attenta gestione del vigneto.
Sebbene originario della Borgogna, il Pinot Bianco ha trovato terreno fertile in molte regioni vinicole del mondo.
In Italia, eccelle in Alto Adige, dove produce vini di grande eleganza e finezza. Ma la zona più vocata è più a est. Nel Collio, area collinare situata tra Italia e Slovenia, il Pinot Bianco beneficia di un microclima unico, caratterizzato dall'incontro tra le correnti marine adriatiche e l'aria fresca proveniente dalle Alpi. I suoli marnosi e arenacei, localmente chiamati "ponca", conferiscono ai vini una distintiva mineralità e sapidità.
Ma è in Germania che il vino raggiunge la sua massima popolarità (e superficie vitata). Conosciuto come Weißburgunder, dà vita ad alcuni tra i migliori vini bianchi tedeschi strutturati e complessi. Le espressioni più interessanti sono quelle della Mosella e dello Pfalz.
In Alsazia, contribuisce spesso ai blend locali, aggiungendo freschezza e acidità ai più austeri Pinot Gris e Auxerrois, vitigno quest’ultimo con cui il Pinot Blanc è assemblato molto spesso.
Per quanto riguarda la vinificazione, il Pinot Bianco si presta a diversi stili. Può produrre vini freschi e leggeri se vinificato in acciaio, ma anche versioni più complesse e strutturate se fermentato o affinato in botti di rovere, soprattutto se il vino compie la malolattica, evolvendosi così in aromi più eleganti e regalando bottiglie con una minore acidità e una più spiccata aromaticità floreale e spesso una bella mineralità.
Abbinamenti gastronomici
La versatilità del Pinot Bianco lo rende un ottimo compagno a tavola. Si sposa perfettamente con antipasti leggeri, pesce alla griglia, frutti di mare, carni bianche e formaggi freschi. La sua freschezza lo rende anche un eccellente compagno per gli aperitivi, specie se di pesce.