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Vernaccia

Che tipo di vino è la Vernaccia? Quando si parla di vino Vernaccia, si possono intendere i prodotti di due vitigni molto diversi: la Vernaccia di Oristano e la Vernaccia di San Gimignano. Questi due vini sono entrambi bianchi, ma – come ne suggeriscono i nomi – provengono da due territori molto diversi, e da uve geneticamente distinte.
Il vino Vernaccia di Oristano è un vino bianco secco nella maggior parte delle sue versioni, eccezion fatta per la sua declinazione liquorosa, simile allo sherry. Si presenta dal colore giallo dorato ambrato, con un profumo intenso ed etereo come il fiore del mandorlo. Il mix tra il suo sapore e il bouquet aromatico è conosciuto col termine "Murruai", una parola sarda che indica un gusto piacevolmente amarognolo, con aromi di fiori di pesco e di mandorlo e sentori di nocciole tostate, valorizzati da una spiccata alcolicità. Secondo una leggenda, questo vino sarebbe nato dalle lacrime di Santa Giusta, trasformate in nettare miracoloso per curare dalla malaria le popolazioni del luogo.
Il vino Vernaccia di San Gimignano, invece, ha un colore giallo paglierino con riflessi dorati, accentuati dall'invecchiamento, che ne fa sviluppare la complessità minerale a partire da un profumo fine, con sentori fruttati e floreali. Alla prova del gusto si rivela come un vino asciutto, armonico e sapido, talvolta mandorlato. Proprio per la sua capacità di evolversi e arricchirsi con l’età, è uno dei pochissimi vini bianchi che viene prodotto anche nella tipologia riserva.

Dove si coltiva la Vernaccia? Il vino Vernaccia di Oristano è stato la prima Denominazione di Origine Controllata della Sardegna, e viene prodotto dalle uve a bacca bianca del vitigno omonimo. Questo vitigno, tipico oggi delle terre sarde, ha origini incerte: alcuni lo ritengono autoctono dell'oristanese, mentre altri sostengono che sia stato portato sull'isola dai grandi navigatori dell'antichità: i Fenici. A prescindere da dove arrivi, oggi questa Vernaccia DOC appartiene alla parte centro occidentale della Sardegna, e comprende 17 comuni della provincia di Oristano ideali per i loro terreni alluvionali e per il clima mediterraneo, dove questo vitigno si esprime meglio.

Anche l'origine della Vernaccia di San Gimignano è avvolta nel mistero, ma ciò che è sicuro è che questo vino ha origini risalenti quantomeno al Medioevo, e diventò un vino di pregio già dalla fine del XIII secolo. Ne parla infatti Dante nel Purgatorio, quando attribuisce a Papa Martino IV un'eccessiva voglia di Vernaccia, e nel XV secolo accompagnava i pasti alla tavola di Lorenzo il Magnifico. Ancora oggi la Vernaccia di San Gimignano si coltiva in Toscana, in una zona che comprende i terreni collinari dell'omonimo comune in provincia di Siena.

Che cosa abbinare alla Vernaccia? Entrambi questi pregiati vini bianchi sono particolarmente indicati per essere bevuti durante l'aperitivo. Il vino Vernaccia di Oristano va servito in un calice da vino passito, a una temperatura di servizio di 10-12°C, ed è di eccellente accompagnamento per dolci di pasticceria, foie-gras e formaggi erborinati. Il Vernaccia di San Gimignano viene invece servito in un bicchiere standard da bianco, a una temperatura leggermente più bassa, tra gli 8-10°C. È un ottimo abbinamento con gli antipasti, il pesce e le carne bianche.

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