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Malvasia

Che tipo di vino è la Malvasia?

Il vino Malvasia è uno dei vitigni più diffusi nell’area del Mediterraneo.
In Italia ci sono molte zone di produzione del vino Malvasia, soprattutto al Sud e tra quelli più rinomati troviamo la Malvasia del Salento, Malvasia delle Lipari, Malvasia di Bosa, e del Friuli. Nella nostra enoteca troverai i migliori vini Malvasia italiani che variano dai vitigni a bacca bianca - la maggioranza – a quelli a bacca nera. Tutte le Malvasie sono accomunate da alcune caratteristiche, come il residuo zuccherino elevato e il lungo invecchiamento al quale vengono sottoposti. La disciplinare ha fissato l’invecchiamento ad un minimo di due anni, ma i produttori si spingono anche oltre i tre anni. Possiamo trovare diverse tipologie di Malvasia. C’è la versione ferma e secca, la Malvasia dolce o passita e quella spumantizzata. Le Malvasie bianche secche sono in generale vini fruttati, decisamente più robuste le versioni passite o liquorose. La Malvasia ferma e spumantizzata ha un’ottima persistenza, con sentori di fiori e muschio, mentre quelle passite e liquorose hanno un retrogusto di miele e frutta secca, talvolta con un ricordo agrumato.

Dove viene prodotta la Malvasia? Nella zona del Collio e dei Colli Orientali del Friuli, i terreni cullano questo vitigno al meglio, mettendo in evidenza tutta la sua carica aromatica e floreale. Tra i più amati, la Malvasia Collio MUZIC che nasce vicino a Gorizia, dove la cantina Muzic produce vino in terreni ricchi di arenarie. La Malvasia Muzic è un bianco elegante e scorrevole, guidato da ricordi fruttati e floreali, con note sapide e minerali, che solamente i terreni del Collio sanno regalare.

Passando in Sicilia, troviamo invece i vini Malvasia passiti come il Salina Passito Malvasia Tenuta Capofaro, della cantina Tasca d’Almerita, una realtà unica nel panorama non solo siciliano, che può vantare una storia che affonda le radici nell’Ottocento.

L’origine del nome Malvasia viene attribuito ad un vino che veniva prodotto nel Medioevo, nell’isola di Malta. Nel corso del XIII secolo venne introdotto in Italia dai Veneziani che lo importarono dal Peloponneso. Alla vista il vino Malvasia Bianco si presenta di colore paglierino, con riflessi dorati che con l’invecchiamento tendono all’ambrato. Il profumo è intenso e persistente e il suo sapore risulta pieno ed avvolgente. Il Malvasia Nera invece è un vino di colore rosso rubino che presenta aromi di ciliegia e frutti di bosco: è un vino molto tannico.

Il processo di produzione del vino Malvasia come dicevamo è lungo (almeno due anni secondo la disciplinare vigente) e per produrre la versione dolce della Malvasia viene aggiunta, rispetto a quella secca, una percentuale di zuccheri.

A cosa si abbina la Malvasia? La Malvasia offre un ventaglio di abbinamenti interessanti: è ideale per gli aperitivi ma anche durante i pasti, con preparazioni a base di pesce. Puoi sceglierlo per gustare un primo piatto di pesce, come il risotto con gamberi e zucchine, o la pasta allo scoglio. Ideale con preparazioni aromatiche e profumate, è ottimo con i piatti a base di asparagi. Anche con i dolci il vino Malvasia si esprime al meglio per la sua versatilità. Le Malvasie spumantizzate, amabili e dolci, sono adatte ad accompagnare torte lievitate, pasticceria con creme e crostate alla frutta. Quelle passite o liquorose si gustano al meglio con la pasticceria secca o come vini da meditazione.

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