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Quintessa

La California è senza dubbio una delle zone vitivinicole più giovani e dinamiche dei giorni nostri, nonché il produttore principale di vino degli Stati Uniti rappresentando, con i suoi ben 221 mila ettari, i nove decimi della produzione a stelle e strisce. In questo contesto troviamo la cantina Quintessa, fondata nel 1990 dalla coppia cilena Agustin e Valeria Huneeus. Agustin era stato coinvolto nella creazione e nel successo iniziale di Concha y Toro, ma lasciò il Cile nel 1971, quando il marxista Salvador Allende divenne presidente. “Saremmo diventati comunisti e io sono un imprenditore. Non sono politico, ma il Cile non era un posto più propizio per me". Queste le parole di Agustin, che decise quindi di fuggire in Argentina prima di ottenere un lavoro come capo delle operazioni globali del vino di Seagram, con sede a New York, dove era responsabile di 14 aziende vinicole in ben nove paesi. Nel 1990 decise di dedicarsi in prima persona a un progetto vitivinicolo, fondando Quintessa in un’area della California, la Napa Valley – più precisamente sul lato ovest del Silverado Trail, appena a nord di Rutherford Cross Road –, dove la vite non era mai stata coltivata. A differenza della maggior parte delle aziende vinicole situate in Napa Valley, Quintessa si è specializzata nel corso delle vendemmie in un unico vino, un blend chiamato “Quintessa” proprio come la cantina, a predominanza cabernet sauvignon, senza produrre una seconda etichetta. L'attenzione alla produzione di un vino a dir poco eccezionale inizia nei vigneti, ma si radica poi anche nell’attenzione ai dettagli delle operazioni di cantina. Il motto della cantina Quintessa è “il buon vino è il riflesso del luogo”, e sorso dopo sorso ci si rende conto di come questo rosso sia davvero splendida espressione di quella Napa Valley che, oggi più che mai, suscita l’interesse di critici e appassionati di tutto il mondo.