Untitled-1

Poggio Landi

Il fiore all'occhiello di un gruppo internazionale che va dall'Uruguay a Montalcino

Montalcino è uno dei più importanti terroir del mondo vitivinicolo oltre che patria del Brunello, vino entrato di diritto nel gotha della produzione enologica internazionale.

Qui il gruppo internazionale Alejandro Bulgheroni Family Vineyards, già proprietario di varie cantine in Argentina, Uruguay e California e, in Toscana, della Tenuta Dievole, di Podere Brizio e della Tenuta Le Colonne, ha acquisito anche Poggio Landi.

La valorizzazione degli 80 ettari di vigna e dell'uliveto della tenuta Dievole si accompagna, quindi, al rinnovamento di Poggio Landi, ex proprietà della famiglia Cinelli Colombini di Fattoria dei Barbi, il tutto seguito da un responsabile di produzione di fiducia per entrambe le cantine, ovvero il toscano Alberto Antonini, già consulente dell’azienda uruguayana di Bulgheroni, la Bodega Garzón.

I vini di Poggio Landi

Bulgheroni, nel complesso, ha messo così a sistema quasi 150 ettari tra i vigneti più pregiati d’Italia: 35 quelli a Montalcino (i 25 di Poggio Landi e i 9 di Podere Brizio, di cui 7 ettari a Brunello di Montalcino Docg, 1 ettaro a Rosso di Montalcino Doc e 1 ettaro a Sant’Antimo Doc), 80 quelli di Dievole e i 30 ettari di Bolgheri.

Una passione per il vino italiano, quella di Bulgheroni, che è nata dall’olio; l’imprenditore, infatti, grande appassionato, insieme alla moglie, di olio di oliva, era arrivato in Toscana alla ricerca di terreni collinari, per la produzione, simili a quelli dell’Uruguay, giungendo a innamorarsi poi del vino italiano e della passione da cui nasce quello di qualità.

Il gruppo di Alejandro Bulgheroni ha posto quindi delle basi solide per un progetto più che ambizioso, volto a coniugare una produzione di buona quantità a una qualità eccellente, intraprendendo quest’avventura di rilievo con un grande rispetto per il mondo della viticoltura oltre che con l’obiettivo dichiarato di proporre etichette che siano l’espressione più autentica e viva delle zone di produzione.