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Morra Gabriele

La storia della Cantina Morra Gabriele inizia nei primi anni del '900; all'epoca, infatti, il nonno di Gabriele aveva avviato una produzione di vino a partire dalle vigne di famiglia, dove coltivava principalmente le uve piรน tipiche del territorio, quello piemontese, come dolcetto, barbera, freisa e nebbiolo. Oggi Gabriele, affiancato da Stefano, prosegue con dedizione il suo lavoro, mettendoci anima e passione. Gabriele e Stefano sono, prima di essere soci, due amici che, con coraggio e determinazione, portano avanti il grande sogno di produrre, in autonomia, il proprio vino. Stefano, classe 1983, da sempre in questo mondo grazie anche a numerose esperienze come Sommelier e Maรฎtre nella ristorazione internazionale, e Gabriele, classe 1981, direttore di produzione nellโ€™azienda di famiglia, si conoscono proprio in un ristorante nel 2013. Da questi presupposti nasce unโ€™amicizia che con il passare del tempo si esprime nella volontร  di rispolverare e recuperare lโ€™attivitร  vitivinicola portata avanti dal nonno di Gabriele. A questo scopo, qualche tempo fa, i due hanno rispolverato anche le etichette storiche del vino di famiglia e hanno deciso che la medaglia che vinse il nonno di Gabriele al concorso enologico di Bruxelles ad inizio degli anni '70 sarebbe diventata il simbolo della cantina. Oggi, Gabriele e Stefano, a partire dalle uve raccolte esclusivamente a mano nelle vigne di proprietร , producono vini nel massimo rispetto per le vigne e l'ambiente in cui vivono e lavorano ogni giorno; per le operazioni in vigna e in cantina seguono, poi, con molta attenzione, le fasi lunari, le fermentazioni sono spontanee e i vini non sono filtrati e nemmeno chiarificati. Tutti i loro vini sono prodotti non seguendo mode o richieste di mercato, rispecchiano, piuttosto, in primis i gusti di Gabriele e Stefano, il loro modo di essere e pensare e i loro caratteri; i due, consapevoli di avere la possibilitร  di lavorare con un patrimonio enoico unico, hanno, in definitiva, accettato una sfida e intendono scrivere un nuovo capitolo nel panorama enologico del Piemonte.