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Malvirà

Non è possibile parlare del Roero senza nominare una delle sue aziende più rappresentative, “Malvirà”, fondata da Giuseppe Damonte negli Anni ’50, e oggi guidata dai suoi due figli Massimo e Roberto.
Una realtà che al momento può contare su una superficie complessiva di 42 ettari di vigneto, e che soprattutto può vantare alcuni dei più prestigiosi e rinomati cru della zona, tra cui spiccano i nomi di Trinità, Renesio, Saglietto e Bric Mommiano, ovvero appezzamenti che hanno fatto la storia del Roero e che hanno dimostrato tutto il potenziale di questa area delle Langhe, spesso ingiustamente messa in ombra e oscurata dai vicini e immensi Barolo e Barbaresco. Vini eccellenti, eleganti e distesi, figli di una produzione rigorosa e capace di esprimersi con una qualità media senza eguali. In vigna, l’attenzione è massima e scrupolose sono le cure riservate a ogni singola pianta, e in un contesto estremamente favorevole alla viticoltura, crescono fianco a fianco tanto varietà autoctone quanto uve internazionali.
Grappoli di nebbiolo, di arneis, di favorita e di barbera, ma anche di chardonnay, di riesling e di sauvignon blanc, arrivano in cantina solo dopo un’attenta e accurata selezione. Successivamente, controllando nel dettaglio ogni fase produttiva, sono adoperate le più moderne tecnologie enologiche, utilizzate sempre rispettando al massimo le più antiche tradizioni territoriali.
Quello che ne deriva è una gamma di etichette semplicemente eccellente, in grado di soddisfare tutti i gusti e tutte le esigenze, e capace di regalare soddisfazioni certe. Barbera d’Alba, Nebbiolo e Roero, poi Arneis, Favorita, Riesling e Sauvignon: vini che si attestano su livelli qualitativi altissimi, e che occupano puntualmente, stagione dopo stagione, il podio delle rispettive denominazioni cui appartengono. Bottiglie, quelle su cui campeggia il nome “Malvirà”, espressione come poche altre di quella che è la massima eccellenza enologica del Roero e del Piemonte.