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Luca Faccinelli

La Valtellina, situata tra le Alpi Orobie e le Alpi Retiche, è una delle aree vitivinicole più importanti della Lombardia, in cui, sin da epoche antiche, sono presenti tracce della vite. Queste remote radici affondano in una zona geograficamente molto impervia, dove le vigne vengono coltivate su terreni terrazzati, dando vita alla più estesa viticoltura alpina di tutta la penisola italiana. E’ in questo contesto che troviamo l’azienda agricola Luca Faccinelli, nata a Chiuro, nel cuore pulsante della viticoltura valtellinese, nel 2007. Dopo un periodo di lavoro negli Stati Uniti e un Master in comunicazione d’impresa che lo ha portato a lavorare per un’importante agenzia di pubbliche relazioni, Luca ha sentito il richiamo di casa, decidendo di tornare a calcare quei sentieri che lo avevano visto crescere da bambino. Decise così di iniziare l’avventura vitivinicola, anche se sono pochi gli ettari che la natura, aspra e dura, gli ha concesso per realizzare il proprio sogno – concentrati nella zona soprannominata Dossi Salati –; tanto basta però per concentrare passione, amore e dedizione in ogni singolo atto compiuto tra i filari ripidi e scoscesi. Qui l’uva regina è ovviamente il Nebbiolo, chiamato Chiavennasca, vitigno che in quest’area della Lombardia è in grado di rivaleggiare con le tipiche espressioni piemontesi che lo vedono da sempre protagonista in tutto il mondo con Barolo e Barbaresco. Gli standard della cantina sono molto alti, tant’è che proprio recentemente, nel 2012, si è preferito non vinificare l’annata, che non rispecchiava il valore delle vendemmie precedenti. Due sono le etichette che nascono dalla voglia di stupire di Luca, il “Matteo Bandello” e il Grumello Superiore “Ortensio Lando”, vini che alimentano le passioni di un giovane viticoltore che ha tanti progetti per valorizzare un terroir dal potenziale davvero interessante. Due bottiglie che vale la pena di assaggiare quando si ha voglia di cimentarsi con un Nebbiolo diverso, nato all’ombra delle Alpi.