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Guillaume de Normandie

Durante i primi decenni del secolo scorso, esattamente a partire dal 1930, André Lelouvier ha iniziato a ricercare i migliori Calvados della Normandia, che dopo essere stati scovati venivano lasciati invecchiare. E proprio nell’arte dell’invecchiamento lo stesso André Lelouvier era un vero maestro, tanto specializzato nella scelta delle botti e dei barili, quanto attendo nella miscelazione e nella creazione dei blend.
Negli anni ‘70 André Lelouvier, forte della sua esperienza e delle sue conoscenze nell’ambito dei distillati e del Calvados soprattutto, fondò l'azienda la cui gestione in un primo momento fu affidata al figlio Christian. Nel 2016, alla morte di Christian Lelouvier, l'azienda è stata rilevata dalla Calvados Christian Drouin SAS, che ne ha preservato la continuità nel rispetto delle tradizioni produttive della famiglia Lelouvier.
Il Calvados Guillaume de Normandie nasce da frutti coltivati su terreni ricchi di granito e di scisto delle regioni di Domfront e della Ferté Macé. È ottenuto da sidro di alta qualità, costituito da uno studiato mix di diverse varietà di mele e pere. Le mele, nello specifico, vengono raccolte in autunno e poi conservate fino a raggiungere la piena maturazione, mentre le pere, raccolte già cadute dall'albero, essendo più delicate e fragili, sono preparate e lavorate immediatamente. Il frutto viene schiacciato e triturato con una grattugia meccanica. La polpa viene successivamente portata al torchio, dove subisce la pressatura secondo metodi tradizionali. Il succo ottenuto, che analogicamente al succo d’uva appena pressata viene anch’esso chiamato mosto, è lasciato riposare e dopo alcuni mesi non conterrà più zucchero. A seguire, la distillazione è effettuata una sola volta, in alambicco. Il distillato, subito dopo la distillazione conosciuto come «Blanche», con i suoi sapori di mela e pera, gocciola lentamente dall'alambicco. Inizia quindi il processo di invecchiamento in botti di legno per almeno due anni. A contatto con l'aria e con il legno, il Calvados invecchia lentamente, acquisendo progressivamente il suo naturale colore ambrato, la sua estrema sottigliezza e la sua capacità di indugiare sul palato.