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Decugnano dei Barbi

Se oggi a Orvieto si parla di rinascita della denominazione, molto si deve anche allo straordinario lavoro portato avanti in questi trent'anni dalla “Decugnano dei Barbi”. Una cantina che nasce alla fine degli anni settanta e che, da subito, decide di puntare decisamente verso la qualità della propria produzione. I bianchi, ma anche rossi e spumanti, tipologie allora decisamente inusuali per la zona. È grazie a loro, per esempio, che oggi l'orvietano è famoso per i preziosi vini dolci ottenuti nella zona: all'inizio degli anni ottanta viene infatti proposta la prima bottiglia italiana ottenuta da uve attaccate da quella che viene comunemente conosciuta come "muffa nobile", alla maniera dei famosi vini di Sauternes, vicino Bordeaux.
La tenuta si trova proprio di fronte la famosa rocca di Orvieto, nel cuore dell’antica zona di produzione dell’Orvieto Classico. La posizione è unica, il panorama di cui gode è meraviglioso, l'esposizione dei vigneti ideale. Un'azienda, Decugnano dei Barbi, che da sempre ha come unica finalità la qualità più totale dei propri vini. I filari, che si estendano per una superficie vitata complessiva di circa trentadue ettari, sono impiantati su terreni caratterizzati da sabbie gialle, argille e fossili.
Le varietà vitate sono quelle di grechetto, procanico, vermentino, verdello, chardonnay, sauvignon blanc e semillon per ciò che riguarda le uve a bacca bianca, e di sangiovese, montepulciano, syrah, cabernet sauvignon, merlot e pinot nero se si considerano invece le uve a bacca rossa. In ogni caso, allevate a guyot e impiantate con una densità di circa 4.500 ceppi per ettaro, le piante regalano puntualmente grappoli pregiati, schietti, concentrati e ricchi. Senza utilizzare insetticidi e diserbanti chimici, i trattamenti sono ridotti al minimo indispensabile e la conduzione agronomica rispetta al massimo l’equilibrio di ambiente, natura ed ecosistema.
È così che in cantina nascono “Il Bianco”, “Il Rosso”, “Maris”, “Villa Barbi Bianco”, “Villa Barbi Rosso” e “Pourritoure Noble”, per finire con il Metodo Classico, primo champenoise umbro prodotto per la prima volta nel 1978. Etichette, quelle della cantina “Decugnano dei Barbi”, capaci di emozionare e di raccontare la migliore essenza enologica del cuore verde d’Italia.