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Cantina di Santa Croce

Nata all’inizio del secolo scorso, nel 1907 per l’esattezza, la Cantina di Santa Croce ha preso vita come “Associazione fra i produttori di uve del territorio di S. Croce e limitrofi”. Nel giro di nemmeno un anno, ben oltre cinquanta soci scelsero di entrare a far parte della cooperativa, che in breve tempo è riuscita a costruire una sua solida identità attorno a quella che è la varietà vitata più importante del territorio, corrispondente al lambrusco Salamino di S. Croce, che per l’appunto nelle terre di Modena riesce a esprimere più che altrove quelle che sono le sue più peculiari caratteristiche. Con oltre 250 soci, la Cantina di S. Croce è attualmente una delle aziende più importanti di tutta l’Emilia Romagna e non solo, soprattutto se si prendono in considerazione i vini prodotti con uve di lambrusco salamino, lambrusco di Sorbara, lambrusco grasparossa e ancellotta. Situata ancora oggi in quella che è da sempre la sede storica dell’impresa, la cantina sorge in una zona che pare quasi essersi ritagliata un suo spazio all’interno di quella che è la sconfinata Pianura Padana. In un’area geografica in cui i terreni sono sabbiosi e di origine alluvionale, e dove il microclima è caratterizzato da forti escursioni stagionali, ogni socio conferitore cura i propri filari in maniera rigorosa e meticolosa, usufruendo delle preziose consulenze agronomiche dei collaboratori della cooperativa, e in ogni caso rispettando al massimo quello che è l’equilibrio di ambiente, natura ed ecosistema. È così che si arrivano a vendemmiare uve schiette, pregiate e concentrate in ogni loro sfumatura organolettica, che in cantina vengono lavorate seguendo una filosofia non diversa da quella applicata tra i filari, per cui l’obbiettivo principale rimane sempre quello di riuscire a esaltare al massimo ciò che la stagione e il territorio sono stati capaci di esprimere nel frutto. Nascono in questa maniera i vini targati “Cantina di S. Croce”: etichette, dal Lambrusco al Pignoletto passando per i vini fermi, che raccontano l’essenza enologica delle terre di Modena e di Santa Croce di Carpi in particolare.