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Cà dei Frati

Tra i primi a far conoscere al di fuori dei confini regionali le potenzialità del Lugana, i Dal Cero rappresentano una delle sintesi più interessanti del mondo del vino italiano di oggi. Cà dei Frati interpreta infatti al meglio la storia della sponda lombarda del Lago di Garda grazie a un percorso storicamente vocato all’eccellenza: il rispetto reciproco, l’unione della famiglia, i ruoli definiti e il legame con il proprio territorio rappresentano il vero punto di forza di questa bella realtà imprenditoriale.
La Cà dei Frati fa quindi tesoro di un passato decennale e guarda al futuro attraverso un percorso di ricerca e valorizzazione di ciò che è stato costruito in oltre 70 anni di vini. Era il 1939, infatti, quando Felice Dal Cero, viticoltore di seconda generazione della provincia di Verona, si trasferiva in Lugana di Sirmione, intuendo le potenzialità produttive di quella terra, proprio su quei terreni, che secondo la tradizione si diceva fosse stata già coltivata dai frati. Trent’anni dopo i tempi diventano maturi per la nascita della Doc, a cui partecipa il figlio di Felice, Pietro, che forte dell’esperienza maturata inizia a produrre la prima etichetta di “Lugana Casa dei Frati”. Quando nel 2012 Pietro viene a mancare, l’azienda passa nelle mani della moglie Santa Rosa e dei figli Igino, Anna e Gian Franco, che custodiscono l’eredità culturale e la filosofia produttiva con la stessa cura ed entusiasmo, mantenendo stretto il legame col territorio.
Tra i vini più importanti e rappresentativi dell’azienda, citiamo sia il Lugana DOC “Brolettino”, stupefacente per capacità di invecchiamento, rappresentativo della massima espressione della turbiana, che il “Ronchedone”, un rosso molto piacevole che matura 14 mesi in barrique. L’acquisto del vigneto “Luxinum” in Valpolicella rappresenta, infine, un altro sogno realizzato per questa famiglia, quel ritorno alle origini che consente loro di mettere a frutto la loro decennale esperienza anche su altre uve.