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1615

Il 1615 è l’anno in cui, per la prima volta, si ha effettiva testimonianza della coltivazione delle uve e del loro adattamento, al clima e al suolo, intorno alla città di Pisco, nel Perù centro-meridionale. Le vigne dell’azienda 1615 sono situate a 243 km a sud di Lima e, in origine, facevano parte della vecchia Hacienda of Santa Cruz de Lanchas; all'epoca erano coltivate dall’ordine gesuita che era impegnato principalmente nella produzione e nella vendita del Pisco durante il periodo coloniale. Il Pisco, che prende per l'appunto il nome dall'omonima cittadina, è il distillato rappresentativo del Perù; le uve pisquere, a bacca bianca o rossa, possono essere di otto diverse varietà, tra queste moscatel, albilla, torontel, italia e quebranta, che è considerata la migliore.
Il distillato si presenta limpido e cristiallino, poiché non è mai affinato in legno e, in commercio, si possono trovare ben tre tipologie: il Pisco puro (da uve monovitigno), l'Acholado (ottenuto da un blend di diverse varietà) e il Mosto Verde, prodotto a partire da mosto non completamente fermentato, che conserva dunque un significativo residuo zuccherino.
Le vigne dell'azienda 1615 hanno un’età media di 20 anni e la loro particolare posizione e il clima ideale per la maturazione sono fattori che conferiscono alle uve eccellenti caratteristiche di fragranza e finezza.
Creato, come si è già accennato, a partire esclusivamente da succo puro di uva fermentato e senza aggiunta di acqua prima e dopo la distillazione, il Pisco può esser benissimo degustato da solo, liscio, ma è anche un distillato che si presta molto bene alla miscelazione; molto celebre, per esempio, è il Pisco Sour, la cui ricetta prevede, anche, albume d’uovo, sciroppo di zucchero, succo di limone appena spremuto e un paio di gocce di angostura.