Venezia Giulia "N. 3" 2020 - Bressan Mastri Vinai
Bressan Mastri Vinai

Venezia Giulia "N. 3" 2020 - Bressan Mastri Vinai

52,00 €
  • In pronta consegna (fino a 6 prodotti)
  • Annata: 2020
  • Denominazione: Venezia Giulia IGT
  • Vitigno: pinot nero, cabernet sauvignon, schioppettino
  • Alcol: 13.5%
  • Formato: 0.75L
  • Consumo ideale: 2026/2030
  • Temperatura di servizio: 16/18 °C
  • Momento per degustarlo: Cena tra amici
  • Giudizio di Tannico: 80pt
  • Tipologia: Rosso
  • Abbinamenti: Secondi di terra

Note di degustazione

Questo prodotto si presenta di colore rosso rubino, cupo, quasi impenetrabile. Sentori di mora e frutti di bosco si fanno largo all'esame olfattivo insieme a note terrose e verdi. Palato di buona struttura e consistenza, acidità in primo piano e tannino ben integrato. Il finale è asciutto e leggermente speziato.

Abbinamenti

Questo prodotto lo abbiniamo a secondi piatti a base di carne, coscia d'anatra in crosta di castagne.

Venezia Giulia "N. 3" 2020 - Bressan Mastri Vinai: Perchè ci piace

Questo prodotto dell'azienda Bressan Mastri vinai è frutto del connubio tra due varietà internazionali e un vitigno autoctono. Cabernet sauvignon, pinot nero e schioppettino si fondono in questo vino. "N. 3" è un prodotto articolato, di buona complessità e grande freschezza finale. Lunga macerazione sulle bucce. 20 giorni circa di affinamento in barriques, poi circa 12 mesi in botti grandi (20 ettolitri). Prima della commercializzazione un ulteriore periodo di 15 mesi di affinamento in bottiglia. Un'attesa lunga per un vino espressivo e franco.

Cantina

Quella dei Bressan, come spesso accade quando si parla di vigne, vino e terra, è una storia fatta di nomi propri: nomi di terre e soprattutto nomi di persone, che con il sudore della fronte e con la fatica delle mani hanno fatto crescere una tradizione ormai divenuta secolare. Da alcuni documenti storici, sembra che l’attività vitivinicola della famiglia Bressan risalga addirittura alla prima metà del XVIII secolo, ed esattamente al lontano 1726.
Oggi, di generazione in generazione, sono Nereo e il figlio Fulvio Bressan, aiutato dalla moglie Jelena Misina, a gestire l’impresa, i cui vini sono ormai riconosciuti e apprezzati a livello internazionale. Situata a Farra d’Isonzo, in provincia di Gorizia, la cantina può contare su un’estensione complessiva di venti ettari vitati, suddivisi in più appezzamenti, tutti condotti seguendo metodi rispettosi al massimo di quello che è l’equilibrio dell’ecosistema, della natura e dell’ambiente. In vigna, dove la densità arriva a toccare i 5mila ceppi per ettaro, i metodi agronomici seguiti sono scrupolosi e attenti, frutto di cure amorevoli dedicate alle piante durante tutto l’anno, così da arrivare a vendemmiare uve schiette, pregiate e concentrate in ogni loro più piccola peculiarità. Passando dai filari alla cantina, il rispetto della natura rimane sempre come caposaldo della filosofia aziendale, per cui non sono mai forzate le fasi della trasformazione, e la fermentazione avviene sempre a opera dei soli lieviti indigeni. È così che il ruolo dell’uomo si “riduce” al paziente controllo di un percorso il quale, tassello dopo tassello, completa il mosaico finale che ci conduce al magico momento della degustazione.
Dal Verduzzo allo Schioppettino, dalla Malvasia alla Ribolla, dal Pinot Nero al Merlot, passando per il Moscato Rosa e per i rimanenti vitigni internazionali, quelli di Bressan possono essere definiti a tutti gli effetti “vini veri”. Etichette, quelle della cantina “Bressan Mastri Vinai”, capaci di parlare la lingua della massima eccellenza enologica dei vini del Friuli Venezia Giulia.

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