Champagne Brut Magnum - H. Blin (astuccio)
Champagne Brut Magnum - H. Blin (astuccio)
Champagne Brut Magnum - H. Blin (astuccio)
Champagne Brut Magnum - H. Blin (astuccio)
Champagne Brut Magnum - H. Blin (astuccio)
Champagne Brut Magnum - H. Blin (astuccio)
H. Blin

Champagne Brut Magnum - H. Blin (astuccio)

79,90 €
  • In pronta consegna
  • Annata: NV
  • Denominazione: Champagne AOC
  • Vitigno: pinot meunier 80%, chardonnay 20%
  • Alcol: 12%
  • Formato: 1.5L
  • Allergeni: Solfiti
  • Consumo ideale: 2020/2027
  • Temperatura di servizio: 8/10 °C
  • Momento per degustarlo: Aperitivo
  • Giudizio di Tannico: 88pt
  • Tipologia: Champagne
  • Abbinamenti: Antipasti di pesce, Crostacei, Secondi di pesce

Riconoscimenti annata corrente

91
Wine Spectator

Note di degustazione

Giallo dorato alla vista, con perlage persistente e fine. Il primo naso richiama sentori di frutta a polpa gialla, come albicocca e pesca, poi seguite da ricordi agrumati di kumquat, e da toni terziari di crosta di pane e lievito. La bocca è ben strutturata sulla spalla acida, equilibrata e di ottima finitura.

Abbinamenti

Da stappare durante gli aperitivi del weekend, è ideale con le tartine al caviale.

Champagne Brut Magnum - H. Blin (astuccio): Perchè ci piace

Espressivo ed elegante allo stesso tempo, lo Champagne Brut targato “H. Blin” è una bollicina caratterizzata da una bella raffinatezza da un lato, ma che non nasconde il proprio carattere d’altro canto. Frutto di un riposo sui lieviti in bottiglia che dura almeno due anni, è uno Champagne sorretto dalla piacevole consistenza del pinot meunier, che viene arricchito dalla gradevole delicatezza dello chardonnay, aggiunto alla cuvée in percentuale ridotta. Ne esce uno sorso fragrante e fresco, poi intrigante e piacevole, capace di combinare a meraviglia ogni più piccola sfumatura. Uno Champagne eccellente.

Cantina

L’inizio di tutto risale all’incirca alla metà del XX secolo, al 1947 per la precisione, anno in cui Henri Blin, nato e cresciuto in una famiglia di vitivinicoltori, ha avuto l’intuizione di riunire altri 28 viticoltori come lui, per fondare la maison “H. Blin & C.”. Da allora a oggi, attraverso sette decenni, la cooperativa è arrivata a comprendere al momento circa centoventi soci, e può contare su una superficie vitata che copre oltre 120 ettari in totale. Lo scenario è quello del territorio del comune francese di Vincelles, per cui ci troviamo nella Valle della Marne, dove a dominare incontrastate sono le uve del pinot meunier, varietà vitata nota perché in grado di regalare vini certamente strutturati e corposi, ma anche sottili e fragranti allo stesso tempo (offrendo anche interessanti idee per abbinare lo Champagne). Perseguendo una filosofia che prevede il massimo rispetto di ambiente ed ecosistema, tra i filari della maison “H. Blin” da sempre è bandito qualsiasi tipo di sostanza chimica, e ogni pratica risponde a quelli che sono i dettami dell’agricoltura sostenibile, cosicché i grappoli che si arrivano a vendemmiare sono schietti, concentrati e ricchi in ogni loro sfumatura naturale e organolettica. In cantina, dalla materia prima fino all’imbottigliamento e fino alla commercializzazione, ogni passaggio produttivo è organizzato nel segno della totale tracciabilità. Vinificando esclusivamente le uve coltivate dai soci della maison, sono in media circa 500mila le bottiglie che annualmente vengono prodotte. Champagne semplicemente eccellenti, tanto tradizionali da un lato - con le cuvée Brut, Rosé, Reserve e “Charles Vercy” - quanto innovativi d’altro canto, con il “Quintessence” e “L’Esprit Nature Bio”. Etichette, quelle che riconducono al nome di “H. Blin”, dal fascino assoluto, capaci di conquistarsi i massimi riconoscimenti della critica del settore, ma soprattutto espressive come poche altre di quella che è la più vera essenza di tutta la Valle della Marne.

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