Untitled-1

Klabjan

Ci troviamo in Istria, in una vallata del golfo di Trieste, dove i venti salini che arrivano dal mare soffiano su scarpate alte fino a 300 metri, capaci di assorbire i raggi solari di giorno e di rilasciare il calore la notte. È in questo palcoscenico che recita la sua parte Uroš Klabjan, impegnato nella conduzione di una delle più eccellenti cantine artigianali della zona. Seguendo gli insegnamenti del nonno, Uroš produce vini che rappresentano lo specchio fedele non solo del territorio, ma anche delle peculiarità stagionali. Le vigne di proprietà, che coprono un’area di circa dieci ettari, contano molte piante ancora a piede franco, che crescono su suoli composti da terra bianca, argilla e flysch. Tra i filari, le regole rispettate sono quelle della biodinamica, per cui gli interventi artificiali sono quasi nulli. Stessa filosofia la ritroviamo in cantina, dove al fine di preservare la massima espressione dei grappoli, i vini sono lasciati fermentare spontaneamente con una macerazione sulle proprie bucce. Nascono in questa maniera etichette non convenzionali, spesso non in linea con i dettami dell’enologia contemporanea. Vini che escono dagli schemi e che sono tra loro distinti secondo la fascia d’età delle vigne da cui nascono. Bottiglie che ci mostrano l’altra faccia della medaglia, fatta di integralismo, di estremismo e di approcci drastici, ma anche di profondo amore per le tradizioni, per le proprie terre e per le proprie origini. Vini magari non sempre di facile approccio, ma che se compresi in tutte le sfumature, sono capaci di lasciare emozioni indelebili.